26/10/2015 di Redazione

Sicurezza Byod, Ruckus acquisisce Cloudpath Networks

Il vendor includerà la tecnologia dello sviluppatore di software per l’onboarding wireless sicuro nel proprio portafoglio di Smart WiFi dedicato ai mercati dell’istruzione, dell’impresa, del retail e dell’hospitality. Obiettivo: facilitare l’accesso autom

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Spazio alla filosofia bring your own device (Byod) in azienda e all’interno delle organizzazioni, purché risponda a precisi criteri di sicurezza. Per questo Ruckus Wireless ha annunciato l’acquisizione di Cloudpath Networks, fornitore specializzato in software per la registrazione (onboarding) sicura dei device nelle reti wireless. Ruckus includerà la tecnologia dell’azienda appena incorporata (per una cifra non comunicata) all’interno del proprio portafoglio di Smart WiFi dedicato ai mercati dell’istruzione, dell’impresa, del retail e dell’hospitality. Tra le altre cose, Cloudpath è stato il primo vendor a supportare i dispositivi Chromebook, aiutando le scuole a integrare in tutta sicurezza questa piattaforma in rapida crescita nelle classi. I clienti della società possono così applicare ad esempio policy di accesso distinte per utenti. Il software sviluppato da Cloudpath offre infatti un entry point comune per l’onboard sicuro di tutti i nuovi device.

Il singolo processo di registrazione verifica l'utente e il dispositivo, configura automaticamente il terminale con la rete senza fili appropriata e certifica la policy desiderata. Gli utenti che si riconnettono possono così effettuare il login in modo automatico al network sicuro con le politiche adeguate, comprese le reti Lan virtuali e gli le liste di controllo degli accessi (Acl), che vengono tutti applicati in modo dinamico.

Cloudpath offre un’esperienza WiFi definita come “Set-It-And-Forget-It”, che garantisce la sicurezza informatica e l’applicazione semplice e scalabile delle policy relative al Byod. Il sistema di registrazione top di gamma del vendor consente inoltre di adottare in modo sicuro segnali wireless basati su certificati, eliminando quindi i costi del supporto It e i anche “fastidi” delle password.

 

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