Sistemi iperconvergenti in crescita del 7,4%, guida Dell
Secondo i calcoli di Idc, mentre il mercato dei sistemi convergenti è sostanzialmente fermo, il segmento dell’iperconvergenza mostra segnali dinamici. Dell, Hpe e Nutanix dominano la scena.
Pubblicato il 24 marzo 2021 da Valentina Bernocco

Un mercato stabile, quello dei sistemi convergenti, racchiude al suo interno un segmento dinamico e in apprezzabile crescita, quello dell’iperconvergenza. Questo è il quadro di fine 2020 dipinto da Idc nel suoi periodico monitoraggio: nell’ultimo trimestre le vendite su scala mondiale ammontavano a 4,5 miliardi di dollari, segnando un incremento di appena lo 0,2% rispetto ai livelli dell’ultimo trimestre 2019. Nel complesso, su base annua il mercato è cresciuto dello 0,6%.
Una situazione complessivamente statica, che sottende però alcune dinamiche interne. Nel segmento che Idc chiama certified reference systems & integrated infrastructure rientrano i sistemi convergenti, certificati dai vendor e pre-integrati, con funzioni di calcolo, storage, networking e sistemi di gestione: questi prodotti nel trimestre di fine 2020 hanno smosso un giro d’affari di 1,6 miliardi di dollari, crescendo di appena lo 0,1% anno su anno. Più piccolo (vale un decimo del mercato) è il segmento delle piattaforme integrate, per cui si è osservato un crollo del 25,9% a valore anno su anno, corrispondente a un giro d’affari trimestrale di 460 milioni di dollari.
Di tutt’altro sapore è la dinamica di sistemi iperconvergenti (che aggregano risorse di calcolo, storage, rete e virtualizzazione), i cui ricavi trimestrali a fine 2020 sono cresciuti del 7,4% anno su anno, raggiungendo un valore di 2,5 miliardi. Valore che rappresenta il 54,2% dell’intero mercato. Il discreto tasso di crescita è soprattutto merito della forte domanda nei mercati europeo, cinese e latinoamericano, contrapposta a quella calante di Nord America e Asia Pacifico (escludendo Cina e Giappone).
La classifica dei vendor di hardware iperconvergente nei dati trimestrali di Idc
I grandi nomi dell’iperconvergenza
Per questo segmento di mercato non c’è una sola classifica di vendor ma due: una che tiene conto dell’hardware e l’altra relativa al software di virtualizzazione in uso. La prima vede svettare su tutti Dell Technologies (con la somma delle vendite dei prodotti di Dell e di Emc), che nel trimestre ha ottenuto 801,8 milioni di dollari di ricavi e raggiunto un market share del 32,6%. Seguono Hewlett Packard Enterprise (13,5% di quota mercato) e Nutanix (10,3%). Dal punto di vista del software, invece, al primo posto c’è Vmware con il 38,7% di market share, e a seguire sfilano Nutanix (23,4%), Huawei e Dell Technologies.
Nei numeri di Nutanix si osservano dei segni meno, ma Idc fa notare che il confronto fra i risultati del 2020 e quelli del 2019 è “fortemente influenzato” da fattori di strategia commerciale. Lo scorso anno Nutanix si è spostata su modello di vendita basato sulle sottoscrizioni (anziché sulla vendita di licenze software, che garantiscono un maggior guadagno immediato), ha adottato metriche che considerano il valore annuale dei contratti e ha puntato con maggior decisione sul canale degli Oem. Nel complesso, dunque, il 2020 è stato un buon anno per tutti i principali vendor di sistemi iperconvergenti, una tecnologia che rappresenta una valida alternativa per realizzare cloud privati e ambienti ibridi aziendali.
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