La crescita delle vendite di dispositivi di smart home (in testa gli smart speaker) nel 2020, testimoniata da Idc, è lo specchio di un anno in cui siamo stati di più a casa, volenti o nolenti. Ma è anche il naturale proseguimento di una tendenza in corso da ben prima della pandemia. Il mercato europeo non fa eccezione: secondo i monitoraggi di Idc, nell’ultimo trimestre del 2020 le vendite sono cresciute numericamente del 12,2% rispetto all’analogo periodo del 2019 e hanno raggiunto un volume di 41,3 milioni di dispositivi messi in commercio. 

D’altra parte non tutto il 2020 è stato un anno fortunato: nel primo semestre la domanda aveva risentito del clima di incertezze e delle difficoltà economiche di chi non stava lavorando. “Dopo una prima metà del 2020 negativa, il mercato della smart home si è ripreso e ha mostrato una crescita e un interesse continui tra i consumatori”, ha commentato Antonio Arantes, senior research analyst per i dispositivi smart home per l’Europa Occidentale. "Gli smart Tv, uno tra i prodotti che più ha sofferto tra gennaio e giugno 2020, ha recuperato nel terzo trimestre ed è tra le principali ragioni della crescita”.

Una buona spinta è giunta anche dagli smart speaker, categoria in cui spiccano i prodotti Amazon Echo, Google Home ed Apple HomePod: le vendite di fine 2020 segnano un +11,9% anno su anno. Questo segmento rappresenta ormai il 28% del mercato della domotica e continua a essere dominato da Amazon e da Google. Anche webcam di videosorveglianza, antifurti, termostati e illuminazione smart hanno visto crescere i propri numeri (+12% a volume anno su anno), poiché nei mesi della pandemia le famiglie si sono focalizzate sul miglioramento dell’ambiente domestico, dirottando su questi dispositivi parte della spesa prima destinata ad altro.

 

 

Considerando non solo gli smart speaker ma l’intero mercato, la classifica vede nei primi cinque posti, nell’ordine, Amazon, Google, Samsung, Lg Electronics e Sony. Tutti i produttori possono dormire sonni tranquilli, a detta di Idc. “Prevediamo che il mercato torni a crescere a doppia cifra nel 2021”, ha spiegato Arantes. "La base installata di prodotti di smart home aumenterà nei prossimi anni, con un effetto esponenziale sul numero di oggetti presenti in ciascuna famiglia”.