Gli smartphone continuano la discesa. Un calo del 18,3% è quello registrato a fine 2022, nell’ultimo trimestre, rispetto ai livelli di un anno prima: Idc ha conteggiato soltanto 300,3 milioni di unità messe in distribuzione per il periodo tipicamente più denso di acquisti tecnologici consumer. Nemmeno la spinta delle offerte del Black Friday e gli acquisti natalizi sono serviti a risollevare una categoria di prodotto che risente di diverse dinamiche: l’incertezza dello scenario economico globale, la maturità del mercato, la crisi della domanda in una Cina (principale bacino d’acquisto mondiale) ancora flagellata dal covid-19. 

 

E i distributori stessi hanno ridotto gli acquisti. “Non abbiamo mai osservato consegne così basse nel trimestre delle festività, come l’anno scorso”, ha commentato Nabila Popal, research director del Worldwide Tracker di Idc. “Tuttavia, una domanda affievolita ed elevati livelli di inventari hanno spinto i vendor a tagliare le distribuzioni drasticamente. Vendite e promozioni spinte nel trimestre hanno aiutato a svuotare le scorte esistenti più che a spingere una crescita delle consegne”.

 

 

 

I vendor, ha spiegato l’analista, sono sempre più cauti nella pianificazione delle quantità da mettere in commercio. E persino Apple, che fino a ieri sembrava immune ad alcune dinamiche negative del mercato, nel quarto trimestre del 2022 ha affrontato problemi di supply chain per via delle molte chiusure delle fabbriche cinesi che producono componenti e assemblano gli iPhone. Nel quarto trimestre Apple si è confermata comunque al primo posto per vendite a volume, con 72,3 milioni di iPhone distribuiti, ma con un calo di quasi il 15% rispetto al quarto trimestre 2021.

Seguono Samsung (58,2 milioni di unità e un calo del 15,6%), Xiaomi (33,2 milioni di telefono e un calo del 26,3%), Oppo e Vivo.

 

Guardando allo scenario dell’intero 2022, la situazione non migliora. Con 1,21 milioni di smartphone in commercio, il calo è stato dell’11,3% anno su anno e il volume è il più basso mai registrato dal 2013. Idc cita “una domanda dei consumatori che si è smorzata in modo significativo”, e ancora l’inflazione e le incertezze dell’economia. Questi fattori a detta di Idc peseranno ancora nel 2023 e non ci sarà una ripresa prima degli ultimi mesi dell’anno.

“Continuiamo a veder scemare la domanda consumer perché la frequenza di ricambio supera i 40 mesi nella maggior parte dei principali mercati”, ha dichiarato Anthony Scarsella, research director del Worldwide Quarterly Mobile Phone Tracker di Idc. "Dopo un 2022 in calo di oltre l’11%, il 2023 si prepara a essere un anno di cautela, perché i vendor rivedranno le proprie offerte di dispositivi e gli operatori di canale ci penseranno due volte prima di acquisire inventari in eccesso. Tuttavia, una nota positiva è che i consumatori potrebbero trovare offerte di permuta e promozioni più vantaggiose nel corso del 2023, mentre il mercato cercherà nuovi metodi per stimolare gli acquisti di upgrade e per vendere più dispositivi, in particolare modelli di fascia alta”.