17/02/2017 di Redazione

Smartphone in crescita del 7%, Apple scavalca Samsung

Nel quarto trimestre del 2016, secondo i monitoraggi di Gartner, sono stati venduti 431,5 milioni di cellulari smart, con un incremento del 7% rispetto a fine 2015. La casa madre degli iPhone ha superato la concorrente sudcoreana, che resta però al primo

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Sul mercato degli smartphone c'è ancora un bel segno più, anche se non seguito dalla doppia cifra: +7% è l'incremento sul numero di telefonini intelligenti venduti nell'ultimo trimestre del 2016, in rapporto all'analogo periodo dell'anno precedente. Così ci racconta Gartner, facendo riferimento come sempre al conteggio dei terminali consegnati alla distribuzione. Nel quarter in esame, su scala mondiale, sono stati 431,5 milioni, mentre un anno prima ci si era fermati a 403 milioni di unità. La vera notizia è però un'altra: il piazzamento di Apple in cima alla lista dei produttori, con 77 milioni di iPhone distribuiti fra l'inizio di ottobre e la fine di dicembtre. Numero che supera, per la prima volta dal finale del 2014, quello di Samsung (76,8 milioni) e che allinea quesi sullo stesso livello di market share delle due concorrenti (rispettivamente, 17,9% e 17,8%).

Nel terzo trimestre dell'anno scorso la sudcoreana era ancora in testa, con oltre 71,7 milioni di smartphone venduti contro i 43 milioni dell'iPhone. Il sorpasso di fine anno si spiega in parte col fatto che proprio nell'ultimo trimestre, complici il Black Friday e il periodo dei regali natalizi, tradizionalmente i prodotti Apple guadagnano sprint. In una certa misura, tuttavia, si può leggere fra i numeri anche un certo contraccolpo della vicenda Galaxy Note 7, come sottolineato anche dalla stessa Gartner. “Le vendite di smartphone Samsung sono calate del'8% nell'ultimo trimestre, mentre la quota di mercato è calata del 2,9% nel corso di un anno”, ha spiegato l'analista direttore della ricerca Anshul Gupta. La discesa era già cominciata nel periodo di luglio_settembre, ma è stata poi accentuata proprio dai difetti di batteria “esplosiva” del Galaxy Note 7, il cui ritiro dalla circolazione “ha lasciato un vuoto nel segmento dei telefoni con schermi di grande dimensione”.

 

 

 

Sullle spalle di Samsung pesano anche i successi degli “inseguitori”. Innanzitutto Huawei, che da un anno all'altro ha portato le vendite trimestrali di telefoni da 32 a quasi 41 milioni di unità, ill market share dall'8% al 9,5%. E poi, a seguire, i nomi forti nella fascia mid-range ed entry-level, come Oppo, Bbk e Gionee.

Sull'intero 2016, con i suoi 306,5 milioni di terminali venduti Samsung resta tuttavia il marchio più popolare (20,5% di quota mercato), forte della sua buona segmentazione d'offerta per fascia di prezzo e delle massicce campagne di marketing a sostegno dei nuovi lanci. Apple è seconda, con 216 milioni di iPhone distribuiti e un market share del 14,5%, e seguono a ruota Huawei, Oppo, Bbk, lasciando al gruppo degli “altri” una fettona corrispondente a quasi il 50% della torta. Che cosa accadrà quest'anno? A detta di Gartner, “Samsung deve riuscire a lanciare con successo il prossimo modello flagship Galaxy per poter cavalcare l'onda generata dal Galaxy S7 e riconquistare i clienti persi con un nuovo smartphone di grandi dimensioni e con pennino stylus”.

 

 

Bye bye BlackBerry e Windows Phone
Interessante è anche l'evoluzione dello scenario dal punto di vista dei sistemi operativi. La rimonta di iOS (e quindi di Apple) appare meno marcata rispetto al semplice confronto con Samsung, poiché nel bacino di Android rientrano anche marchi in ascesa, come Huawei e Oppo. Il robottino resta infatti saldamente al primo posto, con 352,6 milioni di unità vendute e con un market share in crescita di un punto percentuale (dall'80,7% all'81,7% in un anno). Il sistema operativo della Mela ha, sì, guadagnato un paio di decimi passando dal 17,7% al 17,9% di quota, ma lo ha fatto ai danni della concorrenza più debole, non certo a quelli di Android.

Nel confronto fra l'ultimo quarter del 2015 e quello del 2016 i perdenti si chiamano Windows Phone/Windows Mobile e BlackBerry, scesi rispettivamente allo 0,3% e a un impietoso 0% di quota di mercato. Consolazione, per entrambe le aziende, sono i numerosi prodotti e servizi su cui il business si è focalizzato negli ultimi anni: da un lato Office, il cloud di Azure e ovviamente Windows 10, dall'altro le applicazioni per la sicurezza e gestione di dati e dispositivi mobili. Il futuro degli smartphone è comunque ormai irrimediabilmente polarizzato su Android e iOS.

 

 

 

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