24/04/2019 di Redazione

Spese extra, ma anche soddisfazioni dal cloud per Sap

Nel primo trimestre 2019 la software house tedesca ha riportato profitti operativi a segno meno, a causa di spese di ristrutturazione. Ma cresce del 45% il giro d’affari dei servizi cloud.

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C’è un segno “meno” nell'ultimo bilancio di Sap, ma nella sostanza la società di Bill McDermott va a gonfie vele. Il segno negativo è quello dei profitti operativi del primo trimestre del 2019: 136 milioni di dollari in rosso, numero che però si motiva con le spese di ristrutturazione affrontate nel periodo, cioè circa 886 milioni i dollari con cui l’azienda ha foraggiato alcune compensazioni per tagli di personale e pensionamenti anticipati. Al netto di queste spese, il profitto non-Ifrs sarebbe stato di 1,467 milioni di dollari, in crescita del 13% a valuta costante rispetto al primo trimestre del 2018.

 

A dipingere un business in salute sono anche altri numeri. Il fatturato trimestrale di 6,091 miliardi di dollari rappresenta una crescita del 16% anno su anno, e se si osservano i soli ricavi dei servizi cloud l’incremento è addirittura del 45% anno su anno (su base Ifrs). Per la prima volta in un trimestre la nuvola ha portato in cassa più di un miliardo e mezzo di dollari, con un risultato di 1,56 miliardi di dollari.

 

(Fonte: Sap)

 

 

La divisione Applications, Technology & Services (in cui rientra anche il prodotto principe, Sap S/4Hana),  ha invece incrementato del 12% il giro d’affari, arrivato a 3,99 miliardi di dollari nei tre mesi. La divisione Customer Experience ha raccolto 305 milioni di dollari, valore doppio rispetto a quello di un anno prima, mentre il Business Network (soluzioni per l’e-commerce, gestione delle risorse umane, gestione delle spese) ha totalizzato 740 milioni, +25%.

 

Nella nota rivolta agli investitori, la società ha voluto sottolineare di aver guadagnato, nel trimestre, più di 10.900 nuovi clienti di S/4Hana, facendo lievitare il numero totale del 30% rispetto all’inizio del 2018. Tra gli utilizzatori del noto database di calcolo in-memory spiccano i nomi di Levi’s, Puma, Cvs Health e Schaeffler Technologies.

 

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