Stampa green nell’Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale
L’Icea ha adottato le soluzioni di Ricoh per la propria produzione documentale, riuscendo a contenere sia i costi, sia i volumi di carta utilizzati, sia i consumi energetici.
Pubblicato il 18 gennaio 2017 da Redazione

Nessuno più dell’Icea, l’Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale, per sua stessa natura dev’essere attento alla riduzione dei consumi di energia e di materie prime. E quindi anche un’attività tradizionalmente non “green”, come la stampa, dev’essere valutata e calibrata per ridurre il più possibile il suo impatto ambientale. Con questo obiettivo l’Icea – realtà che lavora con circa circa 17mila aziende controllate, 300 tecnici e 20 strutture operative territoriali in Italia e all’estero – ha cambiato la propria dotazione di stampanti e la propria gestione documentale. “Siamo tra i più importanti organismi del settore”, spiega Francesco Ruzzi, responsabile del Comitato di Certificazione, “incontriamo ogni giorno centinaia di aziende per le attività di verifica e controllo, e operiamo per favorire uno sviluppo equo e socialmente sostenibile che dall’agricoltura biologica si estende agli altri settori del bioecologico”.
Le normative sull’erogazione delle certificazioni, tanto in Italia quanto all’estero, prevedono la produzione di elevati volumi di modulistica cartacea. “Produciamo molta carta, insomma”, sottolinea Ruzzi. Per ridurre i consumi energetici e i relativi costi, dunque Icea ha innanzitutto analizzato quali fossero i consumi di carta e di energia derivanti dalla gestione documentale, sia nella sede principale sia nelle 16 filiali periferiche. Un ulteriore obiettivo dell’istituto era quello di ridurre sprechi e inefficienze uniformando e standardizzando sia i processi documentali, sia la dotazione di stampanti in tutte le sedi.
“Per svolgere questa analisi ci siamo rivolti a diversi fornitori”, racconta il responsabile It, Luca Montaguti. “In Ricoh abbiamo trovato il partner migliore in termini di qualità delle soluzioni proposte e di risparmio energetico garantito. Applicando una precisa metodologia di analisi, Ricoh ha calcolato la riduzione dei consumi di energia e di CO2 che avremmo ottenuto con il nuovo ambiente di stampa”.
In particolare, ha giocato a favore il Tec (Typical Electricity Consumption) dei sistemi multifunzione Ricoh, più basso di quello di altre soluzioni presenti sul mercato basate su tecnologia laser e Led. Questo elemento, insieme alla razionalizzazione del parco macchine, ha consentito a Icea di ridurre l’impatto ambientale di oltre il 50% rispetto alla situazione di partenza.
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