La strada indiretta porta lontano
Pubblicato il 21 giugno 2016 da Valentina Bernocco Pagine: 1, 2
Di fronte al potere del software, la scelta dell’oggetto fisico non smette di avere una sua importanza. “Siamo software-defined al duecento per cento”, rimarca Rèmi Bargoing, country manager per la filiale italiana, inaugurata due anni fa. “Per il Parallel I/O, però, sono importanti le collaborazioni in ambito hardware”. In primo piano c’è quella con Lenovo, non a caso scelta per realizzare entrambi i benchmark (sulla configurazione a uno e a due nodi). “Negli ultimi mesi”, aggiunge il country manager, “abbiamo lavorato con loro per definire una strategia congiunta e oggi le cose procedono bene. L’obiettivo è quello di continuare a spingere SanSymphony ma anche di aprire delle nuove porte per il Parallel I/O”.
Sebbene il software di DataCore sia destinato a restare hardware-agnostico, l’azienda continuerà a collaborare con alcuni Oem per definire delle configurazioni ottimizzate da proporre ai clienti. Una di queste partnership è già in cantiere e verrà annunciata più avanti nel corso dell’anno. Il modello di vendita indiretto sta funzionando, oltre a essere la migliore alternativa praticabile. “Siamo ancora troppo piccoli per proporci in modo diretto”, ammette Teixeira. “Ma tutte le grandi aziende, tutti i grandi produttori di server ora ci contattano. E il motivo è il Parallel I/O”.
In Italia, DataCore conta oggi 380 clienti attivi (fra cui spiccano conquiste recenti come Armani, Monclair e Atm, l’Azienda Trasporti Milanesi) e si appoggia a tre distributori (Avnet, Ready Informatica e Icos). Vanta, inoltre, 75 rivenditori attivi e ha realizzato design certificati con i maggiori produttori di hardware come Cisco, Lenovo, Dell, Fujitsu e Super Micro. “I nostri competitor sui grandi progetti rimangono Emc, NetApp, Ibm, Dell”, spiega Bargoing, precisando poi che “questi grandi vendor, che prima rappresentavano per noi la concorrenza, oggi si sono accorti che non c’è scelta: il mercato va in questa direzione”.
Rèmi Bargoing, country manager per l'Italia
In diciotto anni di presenza sul mercato, l’azienda pioniera della virtualizzazione dello storage è arrivata a possedere oltre diecimila clienti nel mondo, più di 30mila installazioni (di cui cinquemila aggiuntesi negli ultimi sette mesi) su server, storage e networking. Il 70% del giro d’affari è generato in Europa, con il mercato tedesco a fare da traino.
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