Sull’app di Google Maps si può navigare in “incognito”
Disponibile sull’app di Android e prossimamente anche su iOS e Web, la funzione consente di disattivare la raccolta di dati associata allo specifico profilo. Novità anche per YouTube e Google Assistant.
Pubblicato il 03 ottobre 2019 da Redazione

Adesso possiamo esplorare Google Maps in incognito, guardare video su YouTube senza preoccuparci troppo della cronologia e cancellare le frasi rivolte al Google Assistant. Debuttano nuove funzionalità di privacy su tre servizi di Google, forse come conseguenza delle polemiche e delle indagini avviate in seguito alla scoperta del programma di “controllo qualità” del software di assistenza vocale. Google Assistant, al pari di Siri e di Alexa, beneficia dell’opera di revisione di collaboratori di Google, Apple e Amazon rispettivamente: persone che ascoltano a campione le registrazioni, anche quelle attivate involontariamente, e che aiutano a migliorare l’accuratezza del riconoscimento vocale. Un paio di settimane fa opportunamente l’azienda di Mountain View aveva nuovamente inviato le richieste di consenso per la partecipazione (o viceversa l’opt-out) al programma di controllo qualità dell’Assistant, così da garantire maggiore trasparenza.
Oggi arrivano ulteriori novità in direzione della privacy. Sull’app di Google Maps per Android è cominciato il rollout della funzione di navigazione “in incognito”, attivabile cliccando sull’immagine dell’utente registrato (in alto a destra nell’interfaccia) e selezionando la relativa voce. Da quel momento la barra di stato diventa nera e l’applicazione smette di raccogliere dati associati a quello specifico profilo, benché continui a memorizzare informazioni su percorsi, località, ricerche interne all’app. Quindi la modalità “incognito” evita all’utente di lasciare tracce specifiche della propria attività (normalmente usate per la personalizzazione dell’esperienza d’uso) ma produce comunque dati, utilizzabili da altri servizi di Google e aziende partner. La modalità “incognito” funziona anche su Android Auto, mentre la distribuzione di questa funzione sull’app di iOS e sulla versione Web delle mappe arriverà prossimamente.
Su YouTube, invece, debutta una funzione di cancellazione automatica della cronologia. L’utente può scegliere se attivarla oppure no, e nel primo caso può impostare il termine temporale (da 3 o 18 mesi) a lui più congeniale. Nelle prossime settimane, infine, per chi utilizzi il Google Assistant su un qualsiasi dispositivo sarà attivato un nuovo comando (“Hey Google, delete the last thing I said to you”) che cancella l’ultima richiesta vocale pronunciata.
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