Talend mette d’accordo gli ambienti multicloud
Il vendor ha presentato l’aggiornamento semestrale della Microsoft Azure, Google, Cloudera e Snowflake propria soluzione di data integration, che ora consente alle aziende di gestire anche le piattaforme Microsoft Azure, Google, Cloudera e Snowflake.
Pubblicato il 13 luglio 2017 da Roberto Bonino

La gestione dei dati aziendali nell’era della trasformazione digitale e del cloud può generare diversi problemi. In particolar modo, ed è questo uno scenario ormai comune, alle realtà che si trovano a fare i conti con servizi erogati da fornitori diversi, in un’ottica definita multicloud. Ecco quindi che a venire incontro a queste tipologie di aziende, sempre più numerose, è Talend. Il vendor ha rilasciato il tradizionale aggiornamento semestrale della propria piattaforma Data Fabric, dopo essersi concentrata per questa edizione proprio sulla gestione degli ambienti multicloud. Talend Summer 17 aiuta le imprese a trattare in modo continuativo le informazioni non più solo in ambiente Amazon Web Services, ma ora anche Microsoft Azure, Google, Cloudera e Snowflake con appositi connettori.
“In questo modo i clienti possono integrare, bonificare e analizzare i dati per rafforzare l’innovazione e guadagnare in competitività, riducendo allo stesso tempo i costi di manutenzione e sviluppo”, ha sottolineato Camillo Moratti, channel e key account manager di Talend Italia. Il focus dell’aggiornamento è principalmente il supporto alla migrazione dei dati on-premise verso ambienti cloud eterogenei, in modo da agevolare la creazione di data warehouse sulla nuvola, rafforzare la componente analitica e velocizzare il cosiddetto “time-to-insight”.
Una specifica attenzione è stata posta sulla portabilità di lavori creati su una piattaforma cloud, in modo da poterli riutilizzare su altre. La scelta di utilizzare il linguaggio della soluzione con la quale si genera l’integrazione consente di ridurre le tipiche complessità del mondo Big Data. Oltre agli aspetti legati alla nuvola, Talend Summer 17 si propone di migliorare gli aspetti di qualità delle informazioni stesse.
Come? Con l’utilizzo di algoritmi di apprendimento automatico alimentati da Apache Spark e ottimizzati per il funzionamento con l’applicazione di Data Stewardship, che rende omogenei tutti i dati, anche quelli che le tecnologie di machine learning non sanno gestire in termini di eccezioni: “Da sottolineare anche la disponibilità di Big Data Metadata Management”, evidenzia Felice Sandro Bellanti, senior pre-sales consultant del vendor, “uno strumento che consente di importare metadati anche non strutturati da diverse piattaforme, per capire meglio quali siano rilevanti in uno specifico momento e dove si trovino”.
Una funzionalità, aggiunge Bellanti, “che assume peso nel contesto della prossima entrata in vigore del Gdpr, che richiede la comunicazione rapida da parte delle aziende dei data breach subiti”. In Italia, Talend è presente in modo strutturato dal 2016 (dopo una prima esperienza qualche anno fa) e per questa prima parte del 2017 si sta mantenendo in linea con l’andamento complessivo della corporate. Si parla di una crescita intorno al 40 per cento e un totale di clienti salito a 35, con una decina di fresca acquisizione.
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