Twitter in cattive acque, Elon Musk ammette il crollo dell’advertising
Il proprietario dell’azienda in un tweet parla di calo del 50% dei ricavi pubblicitari e di “grosso peso dei debiti”. Risanarli è la priorità.
Pubblicato il 17 luglio 2023 da Redazione

Elon Musk ammette i problemi finanziari di Twitter: la società da lui acquisita lo scorso ottobre per 44 miliardi di dollari sta patendo sotto il “grosso peso dei debiti”, nonché a causa della fuga degli investimenti pubblicitari, che ha causato un calo di circa il 50% dei ricavi dell’advertising. Con disarmante sincerità (o almeno questa è l’impressione), Musk ha risposto con un tweet a chi, una utente della piattaforma, gli suggeriva come risanare i guai dell’azienda. Non è chiaro in quale periodo di riferimento si collochi il calo del 50% dei ricavi pubblicitari.
Alla successiva replica in cui l’utente suggeriva di attuare una ricapitalizzazione, l’imprenditore ha chiarito che è necessario “raggiungere un flusso di cassa positivo prima di poter fare qualsiasi altra cosa”. In un altro tweet il miliardario patrono di Tesla ha anche svelato che la ripresa dei ricavi pubblicitari attesa per il mese di giugno è stata inferiore alle aspettative, ma che luglio mostra segnali incoraggianti. Per quest’anno, inoltre, si prevedono 3 miliardi di dollari di ricavi, dato in netto calo rispetto ai 5,1 miliardi registrati nel 2021.
Come noto, dal suo insediamento nel Cda e sulla poltrona di amministratore delegato (recentemente ceduta a Linda Yaccarino), Musk ha immediatamente realizzato misure di taglio dei costi anche estreme, come il licenziamento dei vecchi vertici aziendali e di migliaia di dipendenti. Nonostante le critiche di utenti e giornalisti, ha proseguito nel risanamento ottimizzando il consumo di servizi cloud e ha tentato di recuperare utili introducendo i profili con “spunta blu” a pagamento. Effettivamente, la previsione di spesa per il 2025 è calata da 4,5 miliardi di dollari a 1,5 miliardi, o almeno così sosteneva Musk lo scorso aprile, intervistato dalla Bbc.
La nomina della nuova Ceo ha segnato un ulteriore passaggio, poiché Yaccarino, con la propria carriera in NbcUniversal Media, è una solida esperta di media e pubblicità. Secondo indiscrezioni, in base alla nuova strategia Twitter si focalizzerà maggiormente sui contenuti video e sulle partnership con i content creator e gli editori. Sarebbero già state avviate trattative per stringere accordi con figure dello spettacolo, editori (sia del settore media, sia di testate giornalistiche) e anche servizi di pagamento.
Sarà questa la strada giusta per continuare a prosperare e per differenziarsi da Threads? In aggiunta ai problemi pregressi, ora Twitter deve anche considerare la concorrenza della nuova piattaforma di social microblogging del gruppo Meta che nei primi giorni dal lancio ha registrato 100 milioni di accessi (lasciamo agli amanti del gossip il piacere di leggere gli appellativi rivolti da Elon Musk a Mark Zuckerberg all’alba del debutto). Al momento non ancora disponibile in Europa, potrà forse debuttare anche qui quando l’azienda definirà con l’Ue le modalità di scambio dati con Instagram, a cui Threads è strettamente legata.
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