15/06/2018 di Redazione

Venti miliardi di euro agli sviluppatori: i numeri di Apple

Cupertino è presente con i suoi negozi in 19 Paesi del Vecchio Continente, dà lavoro a 22mila persone e dal primo ufficio irlandese del 1980 a oggi ha creato 1,7 milioni di posti con l’indotto. La parte del leone la fa l’App Store, che ha permesso a 1,5 m

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Dal primo ufficio aperto nel 1980 a Cork, in Irlanda, a oggi, Apple ha creato 1,7 milioni di posti di lavoro in Europa. L’impennata è dovuta soprattutto al lancio dell’App store, nel 2008, che ha permesso agli sviluppatori di guadagnare circa venti miliardi di euro. Il colosso di Cupertino ha snocciolato le cifre del proprio impegno nel Vecchio Continente, che ha portato all’apertura di negozi fisici in 19 Paesi e all’assunzione di 22mila persone. Numeri importanti, in particolar modo quelli riguardanti l’App Store e i ricavi girati ai developer: il mercato della Ue vale infatti oltre un quinto di quello globale della Mela, che pesa per cento miliardi di dollari. I Paesi europei fondamentali per l’azienda californiana sono, ad oggi, Regno Unito (con 291mila posti di lavoro creati), Germania (262mila) e Francia (220mila).

Inoltre, il 92 per cento di sviluppatori e software house genera vendita al difuori dei propri Paesi di origine e può proporre le proprie app a consumatori di 155 mercati diversi. Anche l’Italia fa la propria parte, con 1.624 dipendenti in 16 negozi (il 17esimo, a Milano, è ancora in costruzione) e siamo al quinto posto per posti di lavoro creati in relazione all’App Store (circa 62mila). Ed è proprio nella Penisola che la società guidata da Tim Cook ha deciso di inaugurare la prima iOs Developer Academy del Vecchio Continente

Il corso si tiene a Napoli, grazie a un accordo con l’Università Federico II, la prima e nell’ultimo ciclo ben 44 studenti hanno vinto una borsa di studio per partecipare alla conferenza Wwdc di inizio giugno, i cui biglietti costano circa 1.600 dollari l’uno. Apple ha sottolineato anche la propria vicinanza al mondo della ricerca e delle università europee, rimarcato dall’iniziativa “Everyone Can Code”.

Si tratta di un progetto che coinvolge oltre cento istituti e atenei della Ue per far scoprire agli studenti il mondo della programmazione, nei modi più semplici e divertenti possibili. Infine, il gigante di Cupertino ha dichiarato di intrattenere rapporti con oltre 4.300 fornitori europei, di cui 261 in Italia.

 

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