05/04/2019 di Redazione

Whatsapp affila le armi contro le fake news

In vista delle elezioni generali indiane, l’app ha introdotto un servizio di fact checking in collaborazione con lo startup Proto per analizzare meglio il fenomeno. Inviando un messaggio al centro di controllo sarà possibile fare verificare il contenuto.

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Dall’11 aprile circa 880 milioni di indiani saranno chiamati alle urne per rinnovare la camera bassa del Parlamento e per eleggere il nuovo primo ministro. Una votazione molto lunga, che durerà ben cinque settimane e il cui esito si saprà soltanto il 23 maggio. In un Paese già testimone di una serie di bufale diventate virali sui social network che hanno avuto anche esisti drammatici, come il linciaggio in strada di due persone accusate ingiustamente di aver rapito un bambino, un colosso come Facebook ha voluto testare per la prima volta un nuovo sistema di controllo sul fenomeno dello fake news. L’azienda di Menlo Park ha integrato in Whatsapp, software utilizzato da 300 milioni di indiani, un servizio di fact checking per studiare la diffusione di bufale e per aiutare gli elettori, nei limiti del possibile, a districarsi tra notizie fasulle e realtà.

Gli utenti possono infatti inviare messaggi al centro Checkpoint Tipline, gestito dalla startup indiana Proto, che li marcherà come “veri”, “falsi”, “fuorvianti” o “contesi”. L’azienda ha fatto sapere che non potrà rispondere a tutte le richieste, in quanto il servizio avrà come primo obiettivo la raccolta di dati di ricerca per studiare meglio il fenomeno delle fake news. In particolare, Proto ha sottolineato che non sarà in grado di “verificare tutti i rumor”.

I controlli verranno effettuati soltanto su “informazioni accessibili e disponibili pubblicamente”. Tutto il materiale che richiederà “indagini giornalistiche” o approfondimenti complessi non verrà considerato. Il centro di verifica della startup si prenderà 24 ore per elaborare le segnalazioni, dopodiché “darà la precedenza alle query più recenti”. Secondo la società, però, i tempi di risposta dovrebbero progressivamente migliorare grazie alla costruzione di database e directory interne, contenenti tutti i messaggi valutati. I risultati dello studio saranno condivisi con l’International center for journalists.

Checkpoint Tipline supporta cinque lingue (inglese, hindi, telugu, bengali e malayalam) e può analizzare anche immagini e video. Facebook nel frattempo ha annunciato di aver rimosso dalla propria rete 549 account e 138 pagine, molti dei quali riconducibili al principale partito di opposizione indiano, per “comportamento non autentico” e per aver violato le policy del social network.

 

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