05/09/2016 di Redazione

Xerox Direct to Object personalizza tutto e fa scordare le etichette

La nuova stampante inkjet consente di personalizzare oggetti di diverse dimensioni, con superfici lisce o irregolari, in materiali che vanno dal metallo alla plastica. Si aprono nuove opportunità per i retailer, per il merchandising e per la produzione.

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Nel nuovo retail dominato dall’esigenza di personalizzazione applicata ai grandi numeri, anche le stampanti giocano un ruolo importante. Xerox ha appena presentato un nuovo modello a inkjet chiamato Direct to Object, la cui peculiarità è quella di poter stampare direttamente sugli oggetti tridimensionali, di diversi materiali. In sostanza, si può dire addio all’etichetta e dunque alle complicazioni e ai costi aggiuntivi che essa comporta nella catena di produzione.

Ciò è reso possibile dalla struttura delle testine di stampa, che contengono minuscoli ugelli in acciaio inox, di diametro corrispondente a metà di un capello. Questi ugelli sono in grado di rilasciare con precisione l’inchiostro su oggetti molto piccoli (dal tappo di bottiglia in su) o grandi, di plastica, metallo, ceramica, vetro e altri materiali ancora. La Direct to Object può impiegare qualsiasi tipo di inchiostro, inclusi quelli a solvente, ad acqua e UV, e può operare a temperature anche molto alte (fino a 140°). Caratteristiche che la rendono adatta a diversi impieghi industriali e di produzione artigianale.  

Fra le opportunità di utilizzo, Xerox suggerisce anche la personalizzazione di oggetti “in tempo reale”, su richiesta dell’utente o in negozio o sul luogo di un evento. “Immaginate un appassionato di sport che torna a casa da una partita con un casco o una palla personalizzati proprio allo stadio durante la partita, o di un rivenditore che offre servizi di personalizzazione on demand su centinaia di diversi articoli all’interno del proprio negozio”, ha commentato Brendan Casey, vice presidente della divisione Engineering Services. Altri campi di adozione sono il retail, i servizi di stampa centralizzati o distributori (che possono offrire piccole tirature), il packaging e la produzione.

 

Una bottiglia personalizzata con la Direct to Objetc di Xerox

 

Si può stampare su superfici lisce, ruvide, leggermente curve o irregolari con risoluzioni comprese fra i 300 e i 1.200 dpi, gestendo fino a trenta oggetti all’ora e con la possibilità di produzioni scalabili.  “La vera innovazione”, precisa Casey, “è che ora possiamo stampare su differenti tipologie di oggetti, come bottiglie d'acqua  in acciaio con differenti curvature, senza quelle tempistiche e costi generalmente derivati da stampe analoghe come la flessografia o serigrafia”. Il software di Xerox garantisce una precisa registrazione tra le testine di stampa e la corretta calibrazione del colore.

La Direct Object sarà presentata per la prima volta alla fiera delle arti grafiche in programma a Orlando a fine mese (25-28 settembre). Non verrà venduta come oggetto standard, ma come soluzione personalizzabile da Xerox, con prezzi che partiranno da 145mila dollari.

 

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