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Xiaomi Mi 5s classico e Plus vincono su prezzo e lettore d’impronta

L’azienda cinese ripropone lo schema “doppio”, già usato da Samsung, Apple e Huawei, mettendo in vendita (per ora non in Europa) uno smartphone da 5,1 pollici e un phablet da 5,7. In entrambi i casi le specifiche sono alte ed è presente un lettore di impronte digitali a tecnologia ultrasonica.

Pubblicato il 28 settembre 2016 da Redazione

Il concetto di rapporto qualità/prezzo trova in Xiaomi un’incarnazione perfetta, quasi superiore a ogni precedente. Con i nuovi smartphone di fascia alta Mi 5s e Mi 5s Plus, ufficialmente presentati, l’azienda cinese vuol dimostrare di non aver nulla da invidiare alle proposte flagship dei concorrenti Samsung (i Galaxy S), Apple (gli iPhone) e Huawei (la linea “P”), ma semmai anzi di poter generare un po’ di invidia grazie alle cifra particolarmente appetibili per chi compra. Il Mi 5s è un modello da 5,1 pollici che parte da circa 2.000 Yuan, ovvero 266 euro al cambio attuale (prezzo a cui, comprandolo dalla Cina, andrebbero aggiunti gli oneri doganali) per la variante con 64 GB di storage interno, mentre si sale a circa 300 euro per quella con 128 GB inclusi. Il più grande Mi 5s Plus, da 5,7 pollici, costa circa 300 euro nella configurazione con 64 GB e meno di 350 euro per quella con 128 GB.

Si tratta dei due successori del Mi 5, rispetto al quale le specifiche sono state migliorate, specie per quanto riguarda la velocità del processore (Qualcomm Snapdragon 821 con Cpu quad-core), le fotocamere e l’inserimento – sotto il vetro, nella parte bassa del telefono – di un nuovo sensore di impronte digitali. Quest’ultimo si basa su una tecnologia ultrasonica di Qualcomm che promette di rendere più precisa la lettura del polpastrello, anche nel caso si abbiano le dita sporche o bagnate.

 


A differenziare le due varianti sono essenzialmente le dimensioni dello schermo (5 pollici sul Mi 5s e 5,7 pollici sul modello Plus), la quantità di Ram (3 o 4 Gb nel primo caso, 4 o 6 nel secondo) e la capacità della batteria (3.200 e 3.800 mAh, con l’ultima specifica chiaramente resa necessaria dal display di maggiori dimensioni e consumo). Un’altra differenza rigurada la fotocamera posteriore: sul Mi 5s è installato un sensore da 12 megapixel, mentre nel Plus è presente una doppia ottica con 13 megapixel per sensore, il secondo dei quali è monocromatico e svolge il compito di raccogliere luce per migliorare gli scatti.

Si ripropone qui lo schema tecnologico e commerciale ormai consolidato per i top di gamma di molti produttori, fra cui Samsung, Apple e Huawei: l’offerta di un’alternativa più a misura di tasca e, forse, femminile, e di un phablet “maggiorato” in dimensioni e potenza ma molto simile alla variante più piccola. In entrambi i casi, lo schermo arriva a una risoluzione di 1080p ed è sensibile a diverse intensità di pressione del tocco.

 

 

Tag: smartphone, mobile, phablet, Xiaomi, Mi 5s, Mi 5s Plus

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