motori di ricerca
Google è il motore di ricerca preferito di Apple, ma a caro prezzo
di RedazioneSecondo un report di Goldman Sachs, quest’anno Big G verserà 9 miliardi di dollari nelle casse di Cupertino per re... [Leggi tutto]
L'Ue vuole più trasparenza per e-commerce e servizi Web
di Valentina BernoccoGoogle, Apple, Amazon, Expedia, Booking, eBay sono alcuni dei colossi a cui l'Unione Europea chiede maggiore chiarezz... [Leggi tutto]
Una Google fatta a pezzi: l'antitrust europeo valuta l'idea
di RedazioneIl commissiario europeo per la concorrenza, Margrethe Vestager, ha espresso “gravi sospetti” sulla posizione domi... [Leggi tutto]
“Mannaggia” le “olive in salamoia”: le ricerche italiane su Google
di Alessandro AndrioloBig G ha pubblicato in nove elenchi le parole più cercate nel 2017. Al primo posto nel nostro Paese l’inviata dell... [Leggi tutto]
Google, novità per le ricerche da dispositivi mobili
di RedazioneUna nuova funzionalità in fase di rilascio permette di confrontare direttamente nei risultati le specifiche dei devi... [Leggi tutto]
Google a lezioni di geografia, risultati in base alla location
di RedazioneIl motore di ricerca, sia su desktop sia su mobile, può ora modificare la presentazione dei risultati delle query in... [Leggi tutto]
Google supera Bing come motore di ricerca preferito di Apple
di Redazione[News, Software] Senza particolare clamore, la Mela ha scelto Big G come provider predefinito per tutti i risultati restituiti da Siri e da Spotlight, su iOs e macOs. La soluzione di Microsoft rimane di default esclusivamente per la ricerca immagini con l’assistente vocale della Mela.
Google mette a dieta le ricerche per i mercati emergenti
di Redazione[News, Software] Big G sta testando in Indonesia Search Lite, app per i cellulari meno potenti che consente di risparmiare dati e utilizzo di memoria. Presenti comunque i comandi vocali e diverse funzionalità online.
Google paga tre miliardi di dollari per farsi scegliere da Apple
di Redazione[News, Mercati] Ogni anno Big G sborsa molti soldi per “convincere” la Mela a impostare il motore di ricerca come predefinito sui dispositivi iOs. Un business quasi a costo zero per Cupertino.
Firefox sperimenta con ricerca vocale e file autodistruttivi
di Redazione[News, Software] Mozilla sta conducendo alcuni test su funzionalità di ricerca vocale (Voice Fill) e di annotazione (Notes) sul browser, oltre che su un nuovo servizio di file sharing (Send) che permette di condividere fino a 1 GB di contenuti programmati per autodistruggersi.
La scrittura che piace a Google si fa con Web-Writer
di Redazione[News, Software] Disponibile gratuitamente online la soluzione in versione beta sviluppata da ComplexLab e Ic Digital, che permette di realizzare contenuti più “attraenti” per il motore di ricerca. Nuove funzionalità verranno aggiunte nel corso dei prossimi mesi.
Google pronta ad accelerare sul mobile con un nuovo indice?
di Redazione[News, Mercati] Nei prossimi mesi Big G potrebbe scorporare l’algoritmo di indicizzazione desktop in due componenti indipendenti, per dare maggiore priorità alle ricerche effettuate da smartphone e tablet. Non si conoscono i dettagli, ma la strada futura sembra essere ormai tracciata.
L’Ue ha deciso: postando un link si può infrangere il copyright
di Valentina Bernocco[News, Mercati] La Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è espressa sul caso di un sito Web olandese che ha pubblicato rimandi ipertestuali alle foto di Playboy di una presentatrice televisiva. Mancando il permesso dell’editore o autore ed essendoci ragioni di profitto, tale comportamento rappresenta una violazione. Google è avvisata.
Pubblicità troppo indiscreta? Google ha deciso di punirla
di Redazione[News, Mercati] A partire dal 10 gennaio 2017 le pagine Web per mobile contenenti banner invadenti scaleranno verso il basso grazie a una modifica dell’algoritmo di ranking. Nei prossimi giorni Big G rimuoverà anche l’etichetta “mobile-friendly” dalle Serp: ormai l’85% dei siti è ottimizzato per la consultazione da smartphone e tablet.
Diritto all’oblio, Google accetta quattro richieste su dieci
di Alessandro Andriolo[News, Mercati] Da maggio 2014 il colosso di Mountain View ha rimosso dal Web oltre 440mila Url, su un totale di 1,2 milioni di link valutati e 348mila domande provenienti dai cittadini europei. In Italia uno tra i dati più bassi: Big G ha eliminato solo il 29,7% degli indirizzi. Il motivo? Non si conosce, ma si può forse ipotizzare.
Google lancia i “ragni del Web” dentro le mura di Facebook
di Alessandro Andriolo[News, Mercati] I due colossi hanno raggiunto un accordo che consente a Big G di indicizzare i contenuti pubblici presenti nell’applicazione mobile del social network blu. L’azienda di Mountain View segna così un punto importante nella sfida all’impenetrabilità delle app, mentre il gruppo di Zuckerberg potrà mantenere più a lungo gli utenti sulla propria piattaforma.
Google e gli altri, dalla ricerca attuale all’assistenza del futuro
di Alessandro Andriolo[News, Mercati] Nel 1995 Altavista indicizzava ottomila pagine Web al giorno. Il servizio di Mountain View oggi ne processa venti miliardi. Si è chiusa la WWW Conference di Firenze, con i massimi esperti del mondo della rete. Tra questi Andrei Broder, distinguished scientist di Big G, che preconizza l’avvento di motori capaci di diventare veri “segretari personali” dell’utente.
Privacy su Safari, sarà Davide a vincere contro "Goolia"?
di Alessandro Andriolo[News, Mercati] Google ha subito una prima sconfitta di fronte all’Alta Corte britannica, per una questione relativa al presunto tracciamento della navigazione degli utenti sul browser di Apple. Il colosso statunitense potrà ora essere citato in giudizio dai consumatori del Regno Unito, come già è accaduto negli Usa, dove Mountain View ha dovuto pagare una multa da 22,5 milioni di dollari.
Tira e molla tra Microsoft e Yahoo nell’accordo anti-Google
di Alessandro Andriolo[News, Mercati] Le due aziende si sono prese ancora un mese di tempo per decidere se continuare o rompere il loro patto, siglato nel 2010, voluto per unire le forze nel campo dei motori di ricerca, in particolare su Bing. Una collaborazione che in origine avrebbe dovuto scalfire lo strapotere di Big G, ma che si è rivelata poi decisamente poco proficua.
Antitrust: Google scampata alla Ftc, alta posta in gioco
di Valentina Bernocco[News, Mercati] Dopo un anno e mezzo di indagini, nel 2012 la Federal Trade Commission statunitense era pronta a citare in giudizio Big G per violazioni della libera concorrenza e per altri comportamenti sleali verso gli inserzionisti e gli utenti. Salvo poi ripensarci, per motivi molteplici e per il costo di una tale operazione. Lo svela il Wall Street Journal.