Ibm spenderà 11 miliardi di dollari per acquisire Confluent, potenziando la propria offerta di tecnologie per la gestione e l'elaborazione dei dati. L’azienda di Armonk punta a rafforzarsi nelle aree di offerta più promettenti in termini di profitti e potenzialità di crescita per i prossimi anni, e Confluent si inserisce perfettamente in questo obiettivo con la propria piattaforma per lo streaming di dati, che copre anche funzionalità di governance, connettori, analisi e agentic AI. Stando alle dichiarazioni ufficiali, Confluent è per Ibm un “incastro perfetto”, “coerente con le strategie di cloud ibrido e AI” della società di Armonk. L’agguinta permetterà di potenziare, in particolare, il ramo d’offerta relativo ai dati e all’automazione.
Domiciliata a Mountain View, Confluent fornisce a i suoi 6.500 clienti tecnologie che connettono, preparano, elaborano e gestiscono dati ed eventi in tempo reale. Basata sull’open-source di Apache Kafka, la piattaforma di Confluent si integra con tecnologie ampiamente diffuse, come quelle di Aws, Microsoft, Anthropic, Snowflake. I casi d’uso spaziano dal machine learning all’AI agentica, dagli analytics al rilevamento delle frodi, dalle applicazioni di Internet of Things a quelle a microservizi basate su eventi.
“Insieme, Ibm e Confluent consentiranno alle aziende di distribuire AI generativa e agentica meglio e più velocemente, con un flusso fidato di comunicazione e dati tra ambienti, applicazioni e API”, ha dichiarato il presidente e Ceo di Ibm, Arvind Krishna. “I dati sono sparsi tra cloud pubblici e privati, data center e tecnologie di innumerevoli fornitori. Con l’acquisizione di Confluent, Ibm fornirà la piattaforma dati smart per l’IT aziendale, costruita appositamente per l’AI”.
Dopo la grande operazione Red Hat, comprata nel 2019 per 34 miliardi di dollari, Ibm ha continuato a rafforzarsi nell’ambito delle tecnologie per il cloud. Risale allo scorso aprile l’acquisizione da 6,4 miliardi di dollari di HashiCorp. L’accordo da 11 miliardi di dollari siglato con Confluent corrisponde a un riconoscimento di 31 dollari per ciascuna azione, ovvero un premium di circa il 34% rispetto all’attuale valore.
L’accordo prevede anche l’ingresso del cofondatore e Ceo di Confluent, Jay Kreps: farò parte della divisione Ibm Software. L’acquisizione dovrebbe chiudersi intorno alla metà del 2026, per poi contribuire ad alimentare l’Ebitda entro l’esercizio fiscale successivo e al flusso di cassa libero nel secondo anno. Si prevedono, inoltre, “significative efficienze” nelle operazioni.