06/10/2016 di Redazione

A fine mese si potrebbe conoscere il destino di Twitter

Secondo Reuters il social network dovrebbe scegliere il proprio compratore il prossimo 27 ottobre. In prima linea ci sarebbe Salesforce. Dubbi invece su Disney. E per Recode Google si sarebbe ormai chiamata fuori.

immagine.jpg

Il futuro di Twitter dovrebbe decidersi il prossimo 27 ottobre. Fonti riservate hanno spiegato alla Reuters che il board del social network avrebbe fissato l’ultimo giovedì del mese come data ultima per scegliere un compratore. Al momento, secondo l’agenzia di stampa gli acquirenti con maggior probabilità di vittoria dovrebbero essere Salesforce e Disney, mentre Google (a differenza di quanto pensato negli ultimi giorni) sarebbe ormai fuori dalla partita. Il dietrofront di Big G è stato illustrato da altre fonti alla testata Recode. L’ingaggio da parte di Mountain View della banca d’affari Lazard come advisor, di cui vi abbiamo dato notizia il 4 ottobre, avrebbe quindi portato a un nulla di fatto nelle trattative tra i due gruppi.

Recode ha sottolineato come nemmeno Apple abbia intenzione di avanzare un’offerta per Twitter, ma le stesse fonti della testata hanno spiegato che anche Disney non sarebbe interessata, contraddicendo quindi le informazioni recuperate da Reuters. La confusione sotto il cielo dell’uccellino azzurro è tanta e risposte certe, se le fonti dell’agenzia di stampa dicono il vero, si avranno soltanto a fine mese.

Una crescita fiacca e profitti in discesa hanno messo Twitter nella difficile condizione di trovare rapidamente un’alternativa per placare gli investitori, che si concretizzerà ormai (e questo è certo) in un’acquisizione. Quello che fino a qualche mese fa era un social network a crescita rapidissima, diretto avversario di Facebook e utilizzato dai maggiori opinion maker a livello mondiale, è ora costretto a trovare un compratore per sopravvivere.

Secondo le analisi di Thomson Reuters Starmine, Twitter non ha appagato le aspettative di Wall Street nella prima metà del 2016 e, dopo 11 trimestri come azienda quotata, non è ancora riuscita a produrre un profitto netto soddisfacente. Scrive Reuters che, anche per diretta conseguenza di una crescita utenti non soddisfacente (il social network è ormai surclassato da tutti i principali competitor), gli inserzionisti hanno iniziato ad abbandonare la piattaforma per migrare verso altri lidi più promettenti.

 

ARTICOLI CORRELATI