11/05/2016 di Redazione

Acquisizione in arrivo, Western Digital più grande con Sandisk

Il travagliato iter di acquisizione è in dirittura d’arrivo, dopo il via libera del Ministero del Commercio cinese. I 19 miliardi di dollari di spesa permetteranno a Wd di confermarsi come primo produttore mondiale di storage e di diversificare l’offerta

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L’impresa ha richiesto fatica e pazienza, ma alla fine Western Digital ce l’ha fatta: Sandisk è ufficialmente sua. O meglio, il sigillo dell’ufficialità sull’acquisizione arriverà in settimana, poiché l’acquirente ha fatto sapere che “la chiusura dell’affare è attesa per il 12 maggio” e che il Ministero del Commercio cinese ha approvato l’operazione.  Si tratta di una mossa da 19 miliardi di dollari, con cui Wd ribadisce, anzi rafforza la sua posizione di primo produttore mondiale di dispositivi di storage.

Oltre all’allargamento delle dimensioni aziendali e produttive, l’interesse è motivato da una strategia di differenziazione, dato il posizionamento complementare a quello di Wd. La californiana Sandisk è nota soprattutto per le sue schede di memoria flash e chiavette Usb, ma negli ultimi anni ha allargato i suoi confini abbracciando la produzione di hard disk per computer e componenti di memoria da rivendere a società quali Apple e Nvidia. Il fondatore e attuale presidente e Ceo, Sanjay Mehrotra, si è detto “ansioso di contribuire al successo di Western Digital, nella sua trasformazione in società di soluzioni di storage leader di mercato”.

Già annunciato lo scorso ottobre, l’iter del passaggio societario si era poi arenato a causa di un problema di liquidità del compratore. Wd, infatti, era in attesa di entrare in possesso di 3,8 miliardi di dollari vendendo il 15% delle sue azioni alla cinese Tsinghua Holdings, operazione che però era stata interrotta per preoccupazioni della statunitense Committee on Foreign Investment in the United States, un ente che vigila sugli investimenti stranieri in terra nordamericana.  L’avvio di una investigazione mirata a capire se la presenza cinese stesse o meno diventano troppo “invadente” (nei soli primi due mesi del 2016, dal Paese del Dragone erano arrivati negli Usa 23 miliardi di dollari di investimenti) aveva poi spinto Tsinghua Holdings a ritirare l’offerta di acquisto.

 

 

Il deal era stato, dunque, rinegoziato con l’impegno da parte di Wd a corrispondere 67,5 dollari per ciascuna azione dell’acquisita. A marzo era poi arrivato il via libera degli azionisti di SanDisk, con un 98% di voti a favore.  Ora, ottenuto l’ultimo parere positivo del Ministero del Commercio cinese, il Ceo di Western Digital Steve Milligan ha potuto rilasciare il commento di rito: Non vediamo l’ora di perfezionare la transazione e integrare i nostri due business globali per creare una compagnia di primo piano per le soluzioni di storage”.

 

 

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