07/07/2017 di Redazione

Addio al posto di lavoro per tremila addetti vendite di Microsoft

Secondo Cbnc, i già chiacchierati licenziamenti in programma sarebbero tremila e ci sarebbe la conferma della società di Redmond. La riorganizzazione investe il 10% della forza vendite ed è figlia della nuova strategia focalizzata sul cloud.

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Il viaggio verso il cloud costerà il posto di lavoro ad altri tremila dipendenti di Microsoft, soprattutto addetti alle vendite per il 75% residenti al di fuori degli Stati Uniti. C'è ora un numero e una conferma sull'ipotesi della nuova tornata di licenziamenti, di cui nei giorni scorsi avevano parlato diverse fonti, fra cui Reuters, indicando la vaga quantità di “migliaia” di persone. Secondo le dichiarazioni di un corrispondente di Cnbc, la società di Redmond ha confermato la manovra, mentre Business Insider ha raccolto la testimonianza di diversi messaggi scambiati su Blind (un'applicazione di chat privata per aziende) in cui si raccontava di convocazioni in sala riunione per i primi sfortunati. Non sono mancate, inoltre, comunicazioni via email.

La prima tornata licenziamenti dunque sarebbe già cominciata, a poca distanza dal termine (lo scorso gennaio) della precedente riorganizzazione, annunciata l'anno scorso e riguardante 2.850 tagli. Ora, lo scopo di Microsoft è quello di razionalizzare le risorse alla luce di una nuova strategia commerciale, incentrata di più sui servizi cloud e meno sul software puro e semplice, dunque su sottoscrizioni e proposte “a pacchetto”.

A marzo di quest'anno il conteggio della forza vendite mondiale di Microsoft arrivava a circa 52mila teste: evidentemente troppe, alla luce di questo cambiamento. A detta di alcuni dipendenti dell'azienda, riporta Business Insider, attualmente molti contratti passano dalle mani di troppe persone, fra addetti al marketing e venditori, complicando inutilmente i processi. Con la riorganizzazione, oltre a tagliare un po' di costi del lavoro e burocrazia, la società di Redmond potrà meglio spingere sul mercato i servizi della piattaforma Azure.

Dopo Amazon Web Services, Microsoft è oggi il secondo fornitore mondiale di servizi di cloud pubblico e sta osservando un'ottima crescita sia per le soluzioni Iaas, PaaS e SaaS legate ad Aure (con vendite quasi raddoppiate in un anno, +93% nell'ultimo trimestre versus l'analogo periodo del 2016) sia per Office 365.

 

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