26/07/2017 di Redazione

Adobe ha deciso: dal 2020 addio a Flash

L’azienda sta lavorando con i principali partner tecnologici e con i creatori di contenuti per arrivare a un fine vita certo del plugin grafico, non più tollerato dalla community Web a causa di troppi bug e scarsa efficienza. I colossi It continueranno a

immagine.jpg

Adobe Flash ha finalmente una data certa di fine vita. La software house californiana ha annunciato che l’obiettivo è interrompere il supporto e gli aggiornamenti del plugin entro il 2020. La strada è quindi ancora molto lunga, anche perché la transizione verso un Web “Flash free”, pur essendo necessaria, è irta di ostacoli. L’avvento di valide soluzioni alternative, come Html5, Webgl e Webassembly, ha inevitabilmente spinto Adobe a prendere la drastica decisione. Flash si è dimostrato inaffidabile (e potenzialmente molto pericoloso) innumerevoli volte. È sufficiente citare il caso “Hacking Team” del 2015. Da qui la scelta, attesa da tutta la community della Rete, di dare un taglio netto al passato.

In collaborazione con diversi partner tecnologici, fra cui Apple, Facebook, Google, Microsoft e Mozilla, l’azienda californiana ha dato via al processo irreversibile di fine vita e ha già iniziato a “incoraggiare i creatori di contenuti a migrare qualsiasi componente in Flash verso i nuovi formati aperti”. Non si può certo dire che Adobe abbia spinto per accelerare questa transizione, anche perché i bug di Flash sono noti da tempo.

Nel 2009, solo per fare un esempio, un certo Steve Jobs scrisse un’aspra critica contro la piattaforma, elencando i motivi che avevano convinto Apple a non rendere compatibili iPhone, iPad e iPod con il plugin. Ogni mese, in concomitanza del Patch Tuesday, Microsoft rilascia in collaborazione con Adobe numerose patch per coprire le nuove falle del software che periodicamente emergono.

Diversi browser, con Chrome di Google in prima linea, sono stati aggiornati negli ultimi mesi per limitare il più possibile l’esecuzione di contenuti realizzati in Flash e in certi casi per disabilitarlo di default. Nel momento in cui scatterà il fine vita del plugin, comunque, i contenuti creati con il software grafico non funzioneranno più. Gli sviluppatori, nei prossimi tre anni, avranno un bel po’ di lavoro da fare.

 

ARTICOLI CORRELATI