13/05/2019 di Redazione

Agilità di sviluppo e sicurezza enterprise: arriva Openshift 4

Nuova versione della piattaforma Kubernetes di Red Hat, pensata per il cloud ibrido e dotata di funzionalità di automazione che permettono alle aziende di concentrarsi maggiormente sul business.

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Dopo l’aggiornamento di Red Hat Enterprise Linux, passato alla versione numero otto, il colosso dell’open source ha avviato la distribuzione Openshift 4: la nuova release della piattaforma Kubernetes è progettata per offrire un’esperienza cloud-like in ambienti ibridi, allo scopo di favorire anche gli aggiornamenti automatizzati sulle diverse installazioni della soluzione di containerizzazione. Il nuovo approccio, definito automation-first, consente update automatici e gestione del ciclo di vita su cloud ibrido per benefici come livelli maggiori di sicurezza e la possibilità di effettuare audit. Openshift 4 consente un’installazione full stack lineare con un processo automatico che rende più semplice partire velocemente con Kubernetes enterprise. Nei prossimi mesi la soluzione sarà disponibile nei principali ambienti cloud come Aws, Google, Ibm, Microsoft Azure e Alibaba, oltre che su nuvola privata (Openstack) e piattaforme di virtualizzazione e server bare-metal.

Per fornire una piattaforma di sviluppo più flessibile, Openshift 4 introduce Red Hat Enterprise Linux CoreOs, una variante di Rhel embedded e specifica per la containerizzazione. Le aziende hanno così una maggiore libertà di scelta nell’implementazione di Kubernetes a livello enterprise, con la possibilità di sfruttare una distribuzione Linux più “leggera”, del tutto immutabile e ottimizzata per i container.

Openshift 4 introduce inoltre servizi automatizzati e applicativi self-service, per aiutare gli sviluppatori a estendere le loro applicazioni con un provisioning on-demand di servizi e offrendo un’automazione build and deploy per applicativi containerizzate supportate da Operators. Red Hat Codeready Workspace offre invece strumenti di sviluppo comuni, mentre Openshift Service Mesh unisce progetti Istio, Jaeger e Kiali come un’unica funzionalità che racchiude la communication logic per architetture applicative basate su microservizi.

Altri strumenti sono Knative per la creazione di applicazioni serverless in developer preview e Keda (Kubernetes-based event-driven autoscaling): una collaborazione tra Microsoft e Red Hat che supporta il lancio di container serverless guidati dagli eventi su Kubernetes, abilitando Azure Functions su Openshift in developer preview. Questo porta alla creazione più veloce di funzioni serverless, event-driven, nel cloud ibrido e on-premise.

 

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