27/03/2017 di Redazione

Al volante senza distrazioni con l'Apple Watch di domani

Un documento depositato dalla società di Cupertino all'ufficio brevetti statunitense descrive un sistema di sensori per smartwatch, in grado di comprendere se l'utente sia alla guida di un'auto e di disattivare momentaneamente le notifiche.

Nella richiesta di brevetto si fa riferimento a un “metodo”, lasciando intendere implicitamente come non siano coinvolte tecnologie nuove ma piuttosto un diverso modo di impiegare quelle esistenti. Secondo la descrizione, i sensori di movimento del dispositivo potranno rilevare dati precisi sui movimenti e sull'inclinazione del polso dell'utente, al fine di comprendere se stia manovrando un volante. E non solo: altri elementi dello smartwatch o di un telefono collegato via Bluetooth, come il rilevatore del battito cardiaco, l'accelerometro o un altimetro integrato, potranno determinare altre informazioni sul contesto.

Secondo quanto suggerito dal documento, queste nuove capacità potranno servire ad adattare il comportamento del dispositivo, per esempio limitando o sospendendo l'inivio di notifiche quando l'utente sta guidando. Niente distrazioni, insomma, su messaggi, email, appuntamenti in calendario e altre attività che possono aspettare, dando la precedenza alla sicurezza su strada. In alcuni possibili assetti di questo metodo in attesa di brevetto, inoltre, sarà possibile associare via Bluetooth il dispositivo wearable a un altro oggetto (presumibilmente, un iPhone) in modo da ricevere da quest'ultimo, per esempio, le coordinate Gps rilevate in quel momento.

In attesa di vedere, forse, realizzata questa innovazione tecnologica, il mercato dei dispositivi indossabili continua a crescere trainato però soprattutto dai gadget per il monitoraggio dell'attività fisica e sportiva e un po' meno dagli smartwatch. I dati di Idc raccontano che nel terzo trimestre del 2016, rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, il mercato degli orologi smart è calato di oltre il 51% a volume (in unità consegnate alla distribuzione: 2,7 milioni nei tre mesi, contro i 5,6 milioni di un anno prima).

 

 

Per l'analista di Idc Jitesh Ubraniè ormai evidente che gli smartwatch oggi non sono un oggetto per tutti”. Molti vendor, quindi, si stanno focalizzando sul segmento dei bracciali per il monitoraggio dell'attività sportiva, più facili da vendere. Ma il futuro potrebbe serbare qualche sorpresa. “In prospettiva”, ha spiegato Ubrani, “la differenziazione dell'esperienza utente degli smartwatch da quella degli smartphone sarà cruciale e già oggi osserviamo qualche segnale iniziale di questa crescente integrazione con i telefoni cellulari”. E si continuerà, probabilmente, a sperimentare: mentre Apple pensa a migliorare la sensoristica, Samsung potrebbe esplorare nuovi design da polso e non.

 

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