18/05/2017 di Redazione

Amd cala gli assi per desktop di fascia alta e server

L’azienda ha presentato i chip Ryzen Threadripper ed Epyc: i primi offrono 16 core fisici e 32 thread, mentre i secondi in configurazione dual socket arrivano a 64 core e 128 thread, in modo da sostenere al meglio gli algoritmi di deep learning.

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Si chiamano Ryzen Threadripper ed Epyc i nuovi chip presentati in queste ore da Amd, che puntano a far concorrenza alle soluzioni di Intel. E secondo le prime impressioni suscitate è facile che ci riescano. Il primo è un processore a 16 core fisici Zen e 32 thread sviluppato per workstation e computer desktop di fascia altissima. La soluzione, già nota all’ambiente con il nome in codice Whitehaven, supporterà memorie Ddr4 a quattro canali e un numero maggiore di linee Pcie rispetto alle altre proposte sul mercato. I dettagli sono però ancora scarsi, in quanto Amd svelerà il set completo di specifiche al prossimo Computex di Taipei, in programma dal 30 maggio al 3 giugno. Il modello Ryzen top di gamma dovrebbe chiamarsi Ryzen 9 1998x e il lancio dovrebbe verificarsi in estate.

Il chip andrà a competere direttamente con i nuovi, e ancora non confermati, processori Intel Core i9 su architettura Skylake-X a 12 core fisici di cui vi abbiamo parlato pochi giorni fa. Per maggiori dettagli non resta quindi che attendere ancora qualche settimana. Si sa invece già tutto delle Cpu Epyc per i server: note in passato con il nome in codice Naples, queste piattaforme mettono a disposizione dei data center un numero massimo di 32 core fisici Zen e 64 thread, ma in configurazione dual socket i numeri raddoppiano.

I chip della serie Epyc offrono inoltre 128 linee Pcie 3.0, supportano otto canali di memoria Ddr4 per singolo socket e un quantitativo massimo di memoria di 4 TB. Nella configurazione a due socket 64 linee Pcie vengono utilizzate per la comunicazione tra i singoli connettori, lasciando quindi effettivamente 64 linee libere per l’I/O. Caratteristiche che rendono la piattaforma l’ideale per carichi di lavoro di “nuova generazione”, come l’intelligenza artificiale.

Non è un caso che Amd, durante la presentazione, abbia affrontato il tema del deep learning e delle potenzialità che Epyc sarebbe in grado di far emergere dai data center. Il vendor ha inoltre comunicato di essere già al lavoro sulle prossime due generazioni di processori per server: Rome dovrebbe arrivare nel 2018, mentre Milan nel 2020. Le consegne dei chip Epyc sono invece previste nel corso di questo trimestre.

 

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