Il picco dei ricavi sulla vendita di chip di memoria è stato raggiunto, ora si scenderà. Ma Samsung saprà gestire bene questa nuova fase. Così scommettono gli analisti, in attesa della pubblicazione dei risultati finanziari del terzo trimestre: il poll di 15 esperti di Refinitiv, si legge su Reuters, ipotizza per la società sudcoreana un incremento dei profitti operativi del 18% anno su anno (per un valore di circa 15,5 miliardi di dollari) e una crescita di fatturato pari al 3,7%. Tra inizio luglio e fine settembre, secondo questa analisi, Samsung ha toccato la vetta in quanto a marginalità sulla produzione di semiconduttori, dopo due anni di prezzi in ascesa a causa della forte domanda. Questo ha favorito il generale buon andamento del business, dato che dai semiconduttori la società deriva l’80% dei profitti operativi.
Da adesso in poi, però, gli equilibri cambieranno. Come già pronosticato da altri analisti, Samsung potrebbe ridurre i volumi di produzione e cercare un compromesso sui prezzi con cui si proporrà agli Oem. D’altra parte alcuni segnali sono già emersi: per i componenti Nand, per esempio, nel periodo di luglio, agosto e settembre il prezzo medio si è dimezzato rispetto al terzo trimestre del 2017 a causa del surplus di offerta. Per i componenti Dram, invece, l’estate ha portato ancora dei rialzi (+14% anno su anno) ma nei prossimi mesi, secondo gli analisti, anch’essi vedranno calare il proprio valore.
“A partire dal quarto trimestre”, commenta Eo Kyu-jin, analista di eBest Investment & Securities, “credo che i prezzi delle memorie Dram scenderanno di circa il 10%. Questo colpirà i margini operativi di Samsung”. Ma non subito. Nel trimestre di ottobre, novembre e dicembre è attesa ancora una crescita del 12% anno su anno per questo indicatore, mentre nella prima metà del 2019 l’andamento sarà piatto e poi, nella seconda, i profitti diminuiranno lievemente. “Nonostante il calo del prezzo di vendita medio, i chip di memoria di Samsung frutteranno ancora solidi profitti grazie a misure di contenimento dei costi”, spiega Avril Wu, senior research director di DRAMeXchange.
All’azienda faranno gioco i rialzi dei prezzi dei display di grandi dimensioni e l’aumento di domanda per i pannelli Oled, conseguente al lancio e alla produzione dei nuovi iPhone XS di Apple. La vendita di Oled, tuttavia, negli anni a venire non sarà una strada spianata perché aumenterà la concorrenza dei player cinesi e sudcoreani. Per la vendita di smartphone, infine, si prospettano ancora tempi difficili a causa della maturità di molti mercati, ormai poco dinamici, e delle elevate spese di marketing riservate ai Galaxy Note.