17/11/2011 di Redazione

Android è zeppo di virus, le apps non sono protette

Una ricerca di Juniper Global Threat Center rivela come negli ultimi quattro mesi la sicurezza del sistema operativo di Google sia molto generata: virus, malware e trojan sono cresciuti del 472% e la colpa sarebbe imputabile agli scarsi controlli sulle ap

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Un studio aggiornato condotto da Juniper Global Threat Center ha fatto suonare un nuovo allarme sicurezza per Android: negli ultimi quattro mesi l'incidenza di virus, trojan e malware è salita del 472 per cento, con il picco più alto negli ultimi due mesi. Nel 55 per cento dei casi si tratta di applicazioni spyware, atte a rubare informazioni dai dispositivi mobile sui quali erano state installate. Il 44 per cento era invece di trojan.

Android sempre meno sicuro: a fine ottobre le minacce erano salite del 472 per cento

La crescita è sproporzionata rispetto alle quote di mercato guadagnate del sistema operativo di Google nello stesso periodo. Secondo i ricercatori Android in sé non è necessariamente il sistema mobile più vulnerabile, il suo problema è che è quello più diffuso e che la politica aperta di Google verso l'inserimento libero di applicazioni nell'Android Market ha creato la situazione problematica a cui si è arrivati.

Si iniziano quindi a rimpiangere i controlli serrati a cui Apple sottopone le app prima di consentirne l'accesso ai suoi utenti, così come l'apporto chiuso a terze parti qualificate e non a chiunque intendesse pubblicare i suoi lavori nello store. Un problema di secondo livello è poi quello relativo alla frammentazione di Android, che ha portato quasi il 90 per cento dei telefonini Android a non disporre in tempo reale degli aggiornamenti del sistema operativo che avrebbero potuto metterli al riparo dalla maggior parte dei contagi.

Per avere un'idea del numero di infezioni che sono in circolazione, basti dire che McAfee prima della primavera aveva registrato 44 casi di malware noti, che sono poi saliti a 252 casi fino alla fine di ottobre. Per fortuna, però, non ci sono stati casi noti di epidemie diffuse, come quella che era stata causata dal worm Blaster per Windows, quindi il rischio di contagio è basso e i danni procurati sembrano per ora di lieve entità.

Nulla toglie al fatto che la notizia rimette l'accento sul divario di sicurezza che separa Android e iOS, a svantaggio della prima, che sta ostacolando l'inserimento del sistema in ambito aziendale.


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