31/08/2011 di Redazione

Asta frequenze LTE: Wind tenta il colpaccio

L'asta per le frequenze LTE vede Wind in testa nella frequenza più ambita. In verità siamo agli inizi, poiché da oggi partiranno i rilanci del 3 per cento. Si prevede un incasso superiore ai 3 miliardi di euro.

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Ieri il Ministero dello Sviluppo Economico di fatto ha dato il via all'asta per le frequenze LTE aprendo le buste delle prime offerte. Wind al momento è in testa nel lotto frequenze più ambito, ovvero quello degli 800 MhZ, ma è una leadership virtuale poiché da oggi partiranno i rilanci del 3 per cento.

Telecom Italia (TIM), 3 Italia, Vodafone e Wind si contenderanno i 24 lotti di frequenze 800, 1.800, 2.000 e 2.600 Mhz da utilizzare nel wireless broadband

Wireless broadband

Il pericolo flop per l'asta delle frequenze LTE è scongiurato. Oggi il Ministero dello Sviluppo Economico ha aperto le buste contenenti le offerte per i 24 lotti di frequenze 800, 1.800, 2.000 e 2.600 Mhz che saranno utilizzati nel wireless broadband. 

"Tutti e quattro gli operatori gareggeranno per i sei lotti di frequenze a 800 MHz e ciascuno deve ottenerne almeno due (5 MHz + 5 MHz) per costruirci sopra una copertura di rete adeguata", hanno confermato ieri dal Ministero al quotidiano La Repubblica. "Prevediamo di avvicinarci ai 3 miliardi di euro ma si può già dire che abbiamo evitato il flop: siamo già a un passo da quel livello minimo di incassi, 2,4 miliardi di euro, previsto da Giulio Tremonti nella legge di Stabilità".

Le prime offerte - clicca per ingrandire

Nello specifico: Wind ha fatto un'offerta anche per quattro blocchi generici nei 2.600 MHz, 3 Italia punta agli 800 MHz e ai 2.600 MHz, Vodafone aspira solo agli 800 MHz e Telecom Italia si è concentrata su 800 MHz, 1.800 MHz e 2.600 MHz. Nessuno invece ha fatto offerte per i 2.000 MHz.

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