06/11/2015 di Redazione

Batterie a schiuma di rame: la sfida di Prieto (che piace a Intel)

La startup del Colorado ha ricevuto finanziamenti dal braccio finanziario del colosso dei chip per accelerare lo sviluppo di accumulatori capaci di immagazzinare più ioni di litio. Addio quindi a soluzioni elettrolitiche e grafite. La nuova tecnologia per

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Tra le startup beneficiarie dei corposi investimenti di Intel Capital annunciati due giorni fa, figura anche Prieto Battery: un’azienda del Colorado che ha sviluppato un’interessante tecnologia per realizzare batterie dalla maggior durata, in grado di ricaricarsi in breve tempo e, cosa non meno importante, più ecologiche. Grazie a una struttura degli accumulatori a tre dimensioni, la startup è riuscita a immagazzinare un quantitativo maggiore di ioni di litio rispetto agli altri modelli in commercio, creando così dei prototipi che possono adattarsi a campi applicativi diversi, dai dispositivi elettronici ai pannelli solari. Le batterie vengono ottenute da una particolare schiuma di rame, che permette la connessione diretta di anodo e catodo e la rimozione della soluzione elettrolitica normalmente utilizzata per il movimento degli ioni di litio. Questo nuovo “ponte” consente agli ioni di spostarsi in modo molto più veloce da un estremo della batteria all’altro, sia in fase di carica (dal catodo all’anodo) che di utilizzo (dall’anodo al catodo).

Per aumentare invece la densità, Prieto ha realizzato anodi costruiti su vari strati di rame, preferendo questo materiale alla grafite normalmente impiegata nelle batterie agli ioni di litio in commercio. Uno dei principali vantaggi del design degli accumulatori realizzati dalla startup è la possibilità di creare prodotti molto sottili, che ben si adatterebbero per esempio alla necessità di produrre dispositivi sempre più piccoli e leggeri.

La cifra messa sul piatto da Intel Capital per aiutare Prieto nei propri progetti non è nota, sembra però che le prime batterie di questo genere potrebbero arrivare sul mercato non prima del 2017. Ma non è detto: in rete circolano indiscrezioni che vedono un altro player, il cui nome è per ora sconosciuto, molto interessato alla tecnologia e capace di lanciare i primi modelli addirittura l’anno prossimo.

 

Fonte: Prieto Battery

 

La roadmap definita da Amy Prieto, Ceo e cofondatore dell’azienda, indica non a caso proprio il 2016 come un anno cruciale. “Commercializzeremo due prodotti centrati su una serie di ambiti applicativi che richiedono una combinazione di alta energia e di densità”, ha sottolineato l’amministratore delegato. “Prieto introdurrà a fine 2016 un innovativo anodo in 3D per rimpiazzare la fascia di mercato coperta da anodi tradizionali in grafite. Incorporeremo poi l’anodo nelle batterie agli ioni di litio a tre dimensioni, che sono brevettate. Prieto si affiderà anche a realtà come Intel per guidare e accelerare il lancio sul mercato dei prodotti”.

 

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