28/12/2015 di Redazione

Brevetti: Apple non si accontenta, vuole altri 180 milioni da Samsung

Dopo aver accettato di pagare una multa da 548 milioni di dollari, l’azienda sudcoreana rischia un nuovo salasso. La Mela, infatti, ha chiesto a una corta distrettuale californiana di imporre un ulteriore risarcimento danni a corollario dell'annosa vicend

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La Mela non si accontenta. Nell’infinita saga dei brevetti che la contrappone a Samsung, Apple ha chiesto un ulteriore risarcimento danni di 180 milioni di dollari circa, da aggiungere alla multa da 548 milioni che la rivale sudcoreana proprio nelle settimane scorse ha accettato di pagare. Così riporta Reuters, specificando di non essere riuscita a ottenere un commento da nessuna delle due parti interessate.

Sono gli strascichi di una vicenda processuale annosa, in cui la casa madre dell’iPhone contesta agli smartphone Galaxy di aver rubato brevetti funzionali (relativi a particolari comandi touch) e di design (interfaccia e icone delle applicazioni). Vicenda cominciata nel 2011 con l’esorbitante richiesta di Apple di ottenere 2,5 miliardi di dollari di danni, e proseguita l’anno seguente con la decisione di una Corte distretturale californiana che dava, sì, ragione alla società di Cupertino ma riduceva la pena a 930 milioni di dollari.

Nel processo di appello, concluso la scorsa primavera, si è ulteriormente scesi a 548 milioni e a metà dicembre Samsung ha accettato di pagare tale cifra. Ma non si è limitata a questo: come già annunciato in estate, si è appellata alla Corte Suprema per chiedere di revocare la parte di risarcimento (399 milioni di dollari) relativa a questioni di design, dal momento che i criteri di giudizio usati per stabilire cosa sia un plagio sono ormai obsoleti. Se mai la Corte dovesse accettare di riesaminare il caso, non è escluso che il processo venga ricelebrato.

 

 

L’ipotesi è remota, ma è comunque da sottolineare la tenacia degli avvocati di Samsung. Sarebbe lezioso suggerire che ora la nuova richiesta dei 180 milioni di dollari giunta Apple sia una ripicca contro questa ennesima azione dei sudcoreani. In ogni caso, a dispetto del buonismo d’obbligo nelle festività natalizie, le due società continuano a sfidarsi a suon di multe e ricorsi.

 

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