17/06/2015 di Redazione

Brevetti, Lg si nutrirà da “mamma” Nokia per gli smartphone

Sudcoreani e finlandesi hanno siglato un accordo commerciale legato ad alcune tecnologie di comunicazione mobile: il patto sarà sottoposto a un arbitrato, che si concluderà entro uno o due anni. Al momento non si conoscono i dettagli delle royalty. La cas

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Lg si è aggiunta all’affollato gruppo di sessanta aziende che sta “approfittando” del vasto portafoglio brevetti di Nokia, che conta secondo certe stime oltre trentamila progetti e tecnologie. La compagnia sudcoreana e i finlandesi hanno infatti siglato un accordo commerciale riguardante gli smartphone, campo da cui la casa europea si è ormai ritirata nel 2014, ma dove continua a detenere brevetti molto importanti, legati in particolar modo gli standard di comunicazione mobile 2G, 3G e 4G. Purtroppo non è dato sapere di quali tecnologie si avvarrà Lg, né i dettagli finanziari relativi alle royalty: queste informazioni non sono state svelate dalle due aziende e rimarranno confidenziali, ma è certo che la definizione legale del patto richiederà tempi abbastanza lunghi, fino a due anni.

Le modalità di pagamento saranno infatti stabilite tramite un arbitrato commerciale e comunque, secondo alcuni osservatori, le royalty saranno decisamente inferiori rispetto a quelle pagate da altri player – ad esempio Samsung – per i brevetti di Nokia. Lg detiene una quota di mercato del 4,6% nel settore smartphone, secondo Gartner, contro il 24,6% degli ideatori della serie di cellulari Galaxy.

Ma, andando oltre i particolari dell’accordo, si capisce come l’azienda finlandese giochi ancora un ruolo di prim’ordine nel comparto della telefonia mobile. Proprio da Samsung, con cui ha siglato un accordo nel 2013 ancora in via di definizione, Nokia riceverà dai cento ai duecento milioni di euro l’anno sotto forma di pagamenti di royalty. E, in totale, l’unità della casa nordeuropea legata ai brevetti – Nokia Technologies – ha fatturato 578 milioni di euro nel 2014.

 

 

La divisione ne affianca altre due: Nokia Networks, con cui la casa finlandese ha acquisito per 15,6 miliardi di euro Alcatel-Lucent, e il servizio di mappe Here. Recentemente, sono state numerose le indiscrezioni su una possibile cessione della piattaforma “geografica” di Nokia. La lista dei possibili pretendenti è lunga, si va da Uber a Facebook. Ma, per ora, tutto tace e Here rimane ancora saldamente in mani europee.

 

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