I dati ufficiali relativi alla diffusione dei browser nel mese di febbraio 2011 indicano che è stato un mese positivo per Internet Explorer, e pessimo per Firefox. In particolare, Internet Explorer ha migliorato le sue quote di mercato dello 0,77 percento, accaparrandosi un market share complessivo del 56,77 percento, mentre Firefox ha perso lo 0,99 percento e si è fermato al 21,74 percento.
È da segnalare che in parte questo ritocco delle percentuali è dovuto al cambiamento del metodo di calcolo adottato da Net Applications, l'azienda che rielabora i dati demografici prodotti dalla Central Intelligence Agency e li usa per calcolare le sue stime. I parametri di rilevazione differiscono da un Paese all'altro in funzione della dimensione della popolazione e del livello di penetrazione di Internet. Con i nuovi dati della CIA, l'Europa occidentale rappresenta oggi una quota irrisoria del pubblico di Internet a livello mondiale. Peccato che quest'area sia anche quella in cui Firefox raggiunge il tasso di utilizzo più elevato.
Internet Explorer è il browser più diffuso a febbraio del 2011, seguito da Firefox e Chrome - clicca per ingrandire
Stando agli stessi dati (che d'ora in poi saranno composti come spiegato) Chrome è cresciuto di 0,23 punti, portandosi al 10,93 percento e proseguendo una crescita lenta ma costante che non conosce sosta da diversi mesi. Basti pensare che nell'ultimo anno Chrome ha raddoppiato la sua quota di mercato. I risultati del browser di Google non si possono tuttavia ritenere un successo, dato che fino a gennaio 2011 Chrome registrava un tasso di crescita mensile compresa tra il 6 e l'8 percento, mentre a febbraio sarebbe cresciuto solo del 2%.
Passando al browser di Apple, Safari ha fatto registrare una crescita trascurabile, passando dal 6,30 percento al 6,36 percento. Chiaramente in declino è invece Opera, che è scesa dal 2,28 percento al 2,15 percento. Anche Opera può avere risentito del nuovo sistema di calcolo, dato che l'Europa è sempre stato un territorio in cui faceva registrare i suoi risultati migliori.
Internet Explorer si sta riprendendo dopo una lieve flessione, Crome è in salita mentre Firefox è in discesa - clicca per ingrandire
Nonostante il cambio del metodo di rilevazione, Internet Explorer continua la sua evoluzione, nelle tre versioni che sono attualmente sul mercato. In particolare, Internet Explorer 8 è cresciuta, passando dal 34,17 percento al 34,95 percento. Al contrario, Internet Explorer 6 e 7 sono diminuiti, passando rispettivamente dall'11,43 all'11,33 percento, e dall'8,29 all'8,05 percento.
La sfida più impegnativa che Microsoft sembra destinata ad affrontare è quella di convincere gli utenti ad eseguire l'aggiornamento all'ultima versione di IE, dato che percentuali delle revisioni più obsolete non accennano a diminuire. Al contrario, gli utenti di Firefox e Chrome sono i più attenti agli aggiornamenti.
A indicare che sono molti gli utenti che vogliono sempre avere installata la versione più recente e aggiornata del browser sono le percentuali delle nuove beta di Firefox 4 (Beta 9 per Firefox 4, il primo browser in Europa), Internet Explorer 9 (Internet Explorer 9 scaricato 10 milioni di volte), e Chrome 10, che hanno registrato rispettivamente percentuali dello 0,63, dello 0,59 e dello 0,31 percento, nonostante si tratti di versioni non stabili e non definitive.
Dato che il mese di febbraio 2011 senza il passaggio dal vecchio metodo di rilevamento al nuovo è difficile emettere sentenze e decretare IE 8 come browser vincente: potrebbe anche trattarsi di una semplice anomalia statistica che richiede verifiche incrociando i dati dei prossimi mesi. Inoltre, l''imminente rilascio di Internet Explorer 9 e di Firefox 4 potrebbe rilanciare entrambi i browser e cambiare di nuovo le carte in tavola.