21/04/2017 di Redazione

Cambio d'abito a marzo e settembre per Windows e Office365 ProPlus

Microsoft ha annunciato che d'ora in poi sarà previsto un aggiornamento ogni sei mesi per Office 365 ProPlus, per Windows 10 e per System Center Configuration Manager, a beneficio di una migliore programmazione dell'It nelle aziende. Redstone 3 arriverà

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Le sorprese sono finite: d'ora in poi gli aggiornamenti software di Office 365 ProPlus, Windows 10 e System Center Configuration Manager arriveranno due volte all'anno, a scadenze prevedibili, ovvero a marzo e a settembre. Microsoft ha comunicato la novità sul blog di Windows, sottolineando i vantaggi pratici per chi, specie nelle aziende, potrà ora programmare in anticipo le procedure di aggiornamento e manutenzione. Il Creators Update attualmente in fase di rollout potrebbe quindi essere l'ultimo rilascio caduto in aprile per il sistema operativo attualmente installato su più di 400 milioni di dispositivi.

In sostanza, farà comodo ai reparti It l'allineamento dei calendari di aggiornamento di Windows 10, Office 365 ProPlus (la versione cloud completa e a pagamento della suite di produttività, chiaramente rivolta alle aziende e ai professionisti) e del System Center Configuration Manager. E farà comodo anche poter contare su 18 mesi di supporto per ciascuna futura release di Windows 10, una pratica già seguita da Microsoft ma ora chiaramente formalizzata.

Il prossimo aggiornamento di sostanza, patch Tuesday mensili a parte, per il sistema operativo è dunque atteso a settembre. Redstone 3, questo il nome in codice, sta già anticipando alcune delle novità agli iscritti al Fast Ring del programma Windows Insider, cioè a coloro che accettano di testare in anteprima le versioni in fieri (build) della piattaforma, contenenti innovazioni ma anche elementi instabili e da perfezionare.

Nulla di certo, dunque, si può dire al momento su Redstone 3, ma dalle ultime build in circolazione si evince che potrà introdurre notevoli cambiamenti di interfaccia e funzioni mirate a ridurre il lavoro della Cpu e i consumi energetici dovuti alle applicazioni eseguite in background. A detta della stessa Microsoft, questa funzione (chiamata Power Throttling) in alcuni test ha garantito una riduzione dei consumi pari all'11%.

 

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