08/12/2014 di Redazione

Campo sgombro per Lg sugli Oled, creata una divisione ad hoc

Dopo il passo indietro di Samsung, concentrata sulla tecnologia Lcd, la rivale annuncia la creazione di una divisione di business dedicata alla commercializzazione dei pannelli di tipo Organic Light Emitting Diode. Mirando ad abbattere i costi di produzio

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Lg accelera sulla corsia degli schermi Oled, creando una divisione di business dedicata alla produzione e alla commercializzazione di questa tipologia di pannelli. Su tale corsia l’azienda sudcoreana ha il campo sgombro: la connazionale Samsung ha dichiarato di volersi concentrare sul Qd Lcd, ovvero sulla tecnologia Quantum Dot Lcd, abbandonando – almeno per i prossimi anni – il troppo costoso processo produttivo degli Oled. Lg, al contrario, ha già annunciato il lancio di nuovi televisori di questi tipo nel corso del 2015, per arricchire una gamma che quest’anno ha puntato sulla fascia alta e altissima del mercato.

“Abbiamo creato la nuova divisione per realizzare sinergie riunendo tutti i dipartimenti legati all’Oled già esistenti in uno solo”, ha dichiarato un portavoce della società. A capo della divisione è stato nominato Yeo Sang-deog, già chief tecnhology officer di Lg: sotto la sua direzione, l’azienda punterà a quadruplicare la produzione di pannelli Oled, ad abbatterne i costi ancora proibitivi (i più recenti televisori da 55 pollici di Lg sono proposti intorno ai 3.000 dollari) e a risolvere alcuni problemi tecnici noti, come l’effetto burn-in (le cosiddette immagini fantasma).

Una volta superati questi limiti, la tecnologia Organic Light Emitting Diode potrà cavalcare al meglio i propri vantaggi di efficienza energetica, migliore leggibilità sotto la luce solare, possibilità di utilizzare materiali curvi e schermi più sottili. Oltre che sui televisori, l’Oled e il Super Amoled vengono impiegati su tablet e smartphone, come sull’innovativo G Flex, il primo telefono con schermo curvo presentato proprio da Lg.

 

Lg G Flex


Ancor prima del passo indietro di Samsung, Lg sosteneva di essere due o tre anni davanti alle rivali nello sviluppo della tecnologia Oled. Il merito va anche all’acquisizione, costata 100 milioni di dollari e datata 2009, dei brevetti Kodak relativi al “white Oled”, che hanno permesso alla sudcoreana di migliorare ulteriormente la riproduzione del colore sui suoi schermi (già dotati di codifica Wrgb, in cui una luca bianca viene associata all’usuale schema Rgb).

 

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