24/05/2016 di Redazione

Cellulari: Samsung resiste contro i cinesi, Apple scende

Secondo Gartner nel primo trimestre del 2016 sono stati consegnati 349,3 milioni di smartphone, un aumento del 3,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il gruppo sudcoreano prova ad arginare l’avanzata di Huawei, Xiaomi e Oppo, mentre gli iPhon

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A distanza di quasi un mese dai numeri di Idc, è arrivato il turno di Gartner: la società di ricerca ha pubblicato i dati del primo trimestre dell’anno relativi al mercato globale degli smartphone. Innanzitutto, a differenza di Idc che stimava un totale di consegne pari a 334,9 milioni di dispositivi (più 0,2% anno su anno), Gartner è più ottimista: secondo gli analisti i primi tre mesi del 2016 hanno registrato consegne per 349,3 milioni, con una crescita di 3,9 punti rispetto allo stesso periodo del 2015. Per entrambe le società, comunque i punti fermi sono due: il mercato sta rallentando e i vendor cinesi continuano a guadagnare quote a discapito soprattutto di Samsung e Apple, ancora oggi i primi due produttori di smartphone al mondo.

Secondo Gartner, il gruppo sudcoreano ha consegnato 81,2 milioni di device, equivalenti a un market share del 23,2 per cento, in calo rispetto al 24,1 per cento del primo trimestre del 2015. I numeri della Mela sono stati addirittura peggiori, in quanto il colosso di Cupertino ha consegnato 51,6 milioni di iPhone, contro i sessanta milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Le quote di mercato di Apple sono quini calate dal 17,9 al 14,8 per cento.

“La serie Galaxy S7 e un portafoglio rinnovato hanno reso Samsung un forte competitor nel mercato degli smartphone, anche nelle piazze emergenti dove ha comunque dovuto scontrarsi con i produttori locali”, ha spiegato Anshul Gupta, research director di Gartner. Apple, che è incappata nel primo declino a doppia cifra della propria storia, è stata però aiutata dal nuovo programma di upgrade lanciato negli Stati Uniti, che permette di sostituire il proprio iPhone con un modello nuovo ogni anno.

 

 

La vera battaglia ha però ancora il volto cinese, con alcuni vendor che fanno il botto e altri invece che scompaiono dalle scene da un momento all’altro. È il caso di Lenovo, che è sparita dalla top five (il dato l’aveva certificato anche Idc) con un tonfo del 33 per cento, per lasciare spazio all’arrivo di Xiaomi (ora quinto vendor) e al consolidamento di Huawei. Tira una buona aria dalle parti di Shenzhen: il colosso cinese ha infatti consegnato nel trimestre 28,9 milioni di smartphone rispetto ai 18,1 dei primi tre mesi del 2015, con ottime performance in Europa, Americhe e Africa.

Dal punto di vista dei sistemi operativi mobili, Gartner ha certificato l’ottimo stato di salute di Android, che ha guadagnato quasi sei punti in termini di market share (ora è all’84,1%) e il momento di crisi di iOs, passato al 17,9 al 14,8 per cento. Fa notizia anche la picchiata di Windows, sceso dal 2,5 per cento di un anno fa all’attuale 0,7 per cento: l’impegno di Microsoft in questo mercato sembra farsi sempre più rarefatto e la cessione del business dei feature phone a Foxconn difficilmente cambierà la situazione in positivo.

 

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