07/10/2015 di Redazione

Chip e (forse) cellulari: Samsung interrompe la striscia negativa

L’azienda ha pubblicato le previsioni per il terzo trimestre dell’anno: profitto operativo a 6,27 miliardi di dollari e 43,8 miliardi di vendite. Se confermati, questi dati riporterebbero il colosso asiatico sulla giusta strada per la crescita. Secondo gl

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Dopo sette trimestri consecutivi in perdita, Samsung potrebbe tentare una timida ripresa. L’azienda ha pubblicato le previsioni per il Q3 dell’anno fiscale 2015, annunciando 6,27 miliardi di dollari stimati come profitto operativo e 43,8 miliardi di vendite. I conti trimestrali definitivi verranno diffusi alla fine di ottobre ma, se i numeri dovessero trovare conferma, si tratterebbe di un primo rimbalzo positivo dopo quasi due anni, pari al 78% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ma il merito non sarebbe da attribuire al comparto smartphone, malgrado gli sforzi profusi dal colosso asiatico per provare a rivitalizzare prestazioni di mercato deludenti. Secondo gli analisti, anche se non per tutti, il risultato positivo verrebbe (ancora) dalla produzione di componenti e chip. Il settore, grazie anche alla debolezza del won nei confronti del dollaro, avrebbe trainato i conti aziendali favorendo l’esportazione verso gli Stati Uniti.

Altri osservatori invece, come Daniel Kim di Macquarie Equities Research, includono in questo inaspettato successo anche i cellulari. “È una bella sorpresa, questo mostra che il recupero di Samsung è ben avviato”, commenta Kim in un’intervista alla Cnbc. I fattori della ripresa, per l’analista, sarebbero due: margini maggiori nel business dei display e un buon volume di consegne degli smartphone di fascia alta, rafforzato dall’arrivo dei phablet Galaxy S6 Edge+ e dei Galaxy Note 5.

Ma al momento si tratta solo di speculazioni, perché la divisione precisa dei conti e dei risultati dei singoli settori verrà comunicata alla pubblicazione della prossima trimestrale. È comunque possibile che l’introduzione di ulteriori modelli “maggiorati” abbia premiato le scelte della compagnia, che soffre da tempo la concorrenza ai due estremi del mercato: quella con i produttori (soprattutto asiatici) che realizzano smartphone di fascia bassa, così come quella con Apple e i suoi iPhone. Alla pubblicazione delle previsioni, nel frattempo, le azioni di Samsung sono schizzate di 8,7 punti percentuali.

 

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