C'era da aspettarselo: il debutto di Iliad in Italia non poteva non creare trambusto, costringendo i carrier già presenti a ritoccare le proprie strategie. Per usare un eufemismo. La tendenza ad aumentare la quantità di minuti, Sms e (quel che più conta) GB inclusi nei pachetti mensili non è nuova, ma ha impresso un'accelerata negli ultimi due mesi. Soprattutto, però, Tim, Vodafone e Wind Tre si sono ritrovati improvvisamente con un concorrente in più, capace di proporre tariffe low cost e di attivare nuovi contratti con metodi innovativi (i chioschi self-service e il Web).
Secondo un'ananlisi del sisto SosTariffe.it, considerando a giugno e luglio il costo medio dei pacchetti con canone periodico proposti dai carrier è sceso del 20,5% rispetto ai due mesi precedenti, sia per il debutto di Iliad sia per quello di Ho., un nuovo operatore virtuale di proprietà di Vodafone. Il costo medio mensile è sceso da 12,41 euro a 9,11 euro, con ovvie variazioni tra un operatore e l'altro (anche dovute alla inclusione o esclusione di uno smartphone).
Contestualmente, a giugno e luglio è aumentata la quantità di dati prevista come soglia dei piani ricaricabili: i GB inclusi sono cresciuti di quasi il 60%, gli Sms a disposizione del 13,5%, i minuti di conversazione del 29,5%. La comparazione è stata fatta considerando non soltanto le offerte di Tim, Vodafone, Wind e Tre (queste ultime due, ancora distinte sull'utenza consumer) ma anche quelle di Iliad, Fastweb, Ho., Wind tre Business e Kena Mobile.