27/02/2018 di Redazione

Facebook lancia una funzionalità “civica” per le elezioni

Sul social network è disponibile fino al 4 marzo la sezione “Candidati”, che permette di conoscere i politici in corsa nei vari collegi e di scoprire i programmi dei partiti. Presente anche un video tutorial del Ministero dell’Interno e, da domenica sera,

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Le elezioni politiche del 4 marzo si avvicinano e anche Facebook si prepara. Il social network sta rilasciando agli account italiani una nuova funzionalità, chiamata “Candidati”, con l’obiettivo di informare l’opinione pubblica del nostro Paese sui candidati al Parlamento e sui programmi dei vari partiti. La sezione comparirà nel classico News Feed della piattaforma e consentirà agli iscritti di scoprire quali sono i candidati del proprio collegio alla Camera e al Senato (previa immissione del proprio indirizzo), le loro opinioni e posizioni sui macrotemi, seguirli su Facebook e molto altro. “Candidati” rimarrà disponibile fino al 4 marzo, unico giorno utile per votare. Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23 e la sezione del social network mostrerà anche un video del Ministero dell’Interno con le istruzioni per il voto.

Per garantire la par condicio, inoltre, Facebook fa sapere che i nomi dei politici e dei partiti in corsa saranno mostrati in ordine del tutto casuale. A elezioni concluse, aprendo l’applicazione sarà possibile consultare in diretta i dati degli scrutini, che si concluderanno a notte fonda o addirittura il mattino del 5 febbraio. Ma già con le prime proiezioni elaborate da società di ricerca e media sarà possibile ottenere qualche indicazione sull’esito finale.

Non è la prima volta che il colosso di Menlo Park cerca di impegnarsi sul fronte “civico”, anche con l’obiettivo di rifarsi una verginità dopo lo scandalo del Russiagate. Sempre nel nostro Paese, in vista delle elezioni di domenica, Facebook ha lanciato poco tempo fa la funzionalità “Punti di vista”, utile per scoprire le posizioni di quei dieci partiti che, secondo i principali sondaggi, supereranno la soglia di sbarramento dell’un per cento.

 

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