21/10/2015 di Redazione

Facebook, le news di Instant Articles ora su tutti gli iPhone

Il servizio del social network per l’accesso istantaneo alle notizie di alcuni grandi editori mondiali esce dalla fase di testing e approda sui melafonini. Il prossimo passo sarà la compatibilità con dispositivi Android. La piattaforma è il frutto di una

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Adesso il gioco si fa serio. Una delle novità più importanti di Facebook degli ultimi mesi, il servizio Instant Articles per la lettura di news in tempo (quasi) reale su smartphone, esce dalla nicchia e approda su tutti gli iPhone del mercato statunitense. Il colosso di Menlo Park ha infatti confermato la distribuzione allargata della piattaforma, lanciata in versione beta lo scorso maggio e la cui documentazione tecnica aggiornata è arrivata a settembre. Frutto di una lunga trattativa con alcune tra le maggiori testate d’informazione mondiali (New York Times, National Geographic, Bbc News tra le altre), Instant Articles rappresenta un atto di forza di Facebook nel mondo del giornalismo. L’azienda diretta da Mark Zuckerberg ha sempre giocato con il coltello dalla parte del manico, in quanto già prima dell’avvento del servizio una buona percentuale di utenti sfruttava il social network per leggere notizie e, più in generale, per fruire gratuitamente di contenuti realizzati dai siti d’informazione e linkati poi nelle bacheche dei singoli account.

Conscia della propria posizione, la compagnia di Menlo Park ha infine avanzato la classica offerta che gli editori (in crisi perenne) non potevano rifiutare: una piattaforma con cui Facebook potesse trattenere la totalità dei lettori, dando loro la possibilità di leggere le news senza approdare su siti terzi e riducendo di dieci volte i tempi di accesso, lasciando però ai publisher la fetta principale degli introiti pubblicitari generati dal traffico. Dopo l’iniziale ritrosia, alcuni editori hanno dovuto fare buon viso a cattivo gioco e si sono piegati, rinunciando sì all’audience, ma ottenendo al contempo la garanzia di mantenere un livello di fatturato accettabile. L’accordo è il seguente: se il proprietario dei contenuti vende un’inserzione per un determinato articolo, l’introito rimane tutto nelle mani dell’editore.

Se è invece Facebook a siglare l’accordo tramite le proprie (e potenti) piattaforme pubblicitarie, secondo quanto riportato già nei mesi scorsi dal Wall Street Journal, la torta viene spartita in questo modo: il 30% al social network e il settanta rimanente ai publisher. Grazie alle varie partnership siglate con le testate, Facebook vuole pubblicare circa mille articoli al giorno e la compatibilità con tutti gli iPhone verrà presto seguita da quella con Android: il prossimo passo dell’azienda di Menlo Park, infatti, sarà portare Instant Articles sugli smartphone con il sistema operativo del robottino verde, in modo da raggiungere un pubblico ancora più ampio. Audience di per sé già enorme, considerando che l’applicazione mobile di Facebook viene utilizzata mensilmente da oltre 1,3 miliardi di utenti nel mondo.

 

 

Le persone che hanno già potuto provare il servizio confermano che, al momento del tap sul titolo della notizia, il contenuto viene caricato quasi in tempo reale. Offrire una piattaforma evoluta di questo livello, che esuli dal core business “sociale” della compagnia, significa ovviamente anche aumentare in modo esponenziale il traffico e, di conseguenza, l’appeal per gli inserzionisti. Attualmente Facebook è il secondo catalizzatore sul Web di investimenti pubblicitari, con una quota di mercato del 18%. Il padrone indiscusso è ancora Google (37%), ma già nel 2017 il market share del social network è destinato a salire fino a un quinto della torta globale.

 

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