12/10/2015 di Redazione

Firefox manda in pensione i plugin Npapi, ma Flash resiste

Entro la fine 2016 il browser di Mozilla verrà epurato completamente dai software legacy sviluppati con tecnologia Netscape Plugin Application Programming Interface. L’estensione di Adobe, nonostante i numerosi problemi, non verrà invece eliminata perché

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Il “cattivo” per eccellenza rimarrà ancora, mentre per tutti gli altri scatterà a breve il momento della pensione. Mozilla ha annunciato che, entro la fine del 2016, rimuoverà dal browser Firefox tutti i plugin sviluppati con la tecnologia Netscape Plugin Application Programming Interface (Npapi), ritenuta ormai troppo datata e frutto di diversi problemi. Nella lista, però, non rientra Adobe Flash, uno dei software più “odiati” dall’intero mondo informatico perché ricco di vulnerabilità e bug. Questo plugin rimarrà perché, secondo Firefox, “è ancora una parte integrante dell’esperienza Web per molti utenti”, anche se gli verrà assegnato il ruolo di osservato speciale. Mozilla, infatti, l’ha definito un’eccezione. Linea morbida in casa del panda rosso, quindi: il contrario di quanto fatto nei dintorni di Mounatin View, dove Google ha optato per la linea dura e, con uno degli ultimi aggiornamenti di Chrome, ha introdotto l’opzione per disabilitare di default i contenuti realizzati in Flash. La stessa Big G, inoltre, ha interrotto già da qualche settimana il supporto per diversi plugin Npapi come Silverlight, Java e Unity.

Proprio con gli ideatori di Unity, Mozilla ha annunciato l’avvio di una stretta collaborazione per portare i contenuti realizzati con questo motore in una forma fruibile direttamente nel browser, senza ricorrere così alle estensioni. L’obiettivo degli sviluppatori è arrivare alla distribuzione di contenuti e pagine che possano fare a meno di risorse esterne e di programmi aggiuntivi come i plugin, velocizzando così la navigazione e rendendola più sicura. Mozilla, inoltre, consiglia agli sviluppatori di favorire la transizione, affidandosi se necessario agli add-on per Firefox, ma escludendo definitivamente le estensioni di terze parti.

Il merito di questo lento cambiamento è tutto da ricercare nell’avvento dell’Html5, che ha reso possibile l’abbandono di tecnologie ormai decisamente datate. I mesi estivi sono stati caratterizzati dall’ennesima tempesta che si è abbattuta su Flash, in seguito all’attacco informatico all’azienda Hacking Team, che aveva portato alla luce numerose vulnerabilità inedite della tecnologia di Adobe. Il software si era così attirato gli strali di pezzi da novanta della comunità informatica, che ha ricominciato a chiedere a gran voce l’eliminazione del plugin dalla faccia della terra.

 

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