02/12/2015 di Redazione

Gli otto occhi di Nokia Ozo costeranno 60mila dollari

La prima telecamera per la realtà virtuale prodotta dall’azienda finlandese arriverà sul mercato nel primo trimestre del 2016. Un dispositivo per registi e operatori professionisti, in grado di simulare la visione dell’occhio umano. Grazie al rendering di

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Per tenersi lontana ancora un po’ dal mercato dei cellulari (o forse no), Nokia ha pensato bene di buttarsi nel promettente business della realtà virtuale. Per questo, l’azienda finlandese sta per avviare la produzione di Ozo: una videocamera con otto sensori per le immagini e otto microfoni, che arriverà sul mercato nel primo trimestre 2016, ma che non sarà alla portata di tutti. Dopo averla svelata per la prima volta lo scorso luglio, il colosso finlandese ha infatti stabilito il prezzo di vendita, che sarà di ben 60mila dollari. Considerato il target principale, vale a dire studi di produzione e registi professionisti, non è nemmeno un prezzo troppo esagerato. Con questa particolare “palla occhiuta” è possibile riprendere le immagini da otto angolazioni diverse senza bisogno di intervenire in fase di postproduzione per “incollare” tra loro i vari spezzoni. I vari obiettivi di Ozo sono posti singolarmente a una distanza tale da simulare lo spazio tra i due occhi umani e, di conseguenza, sono in grado di emulare il nostro sguardo binoculare.

Interfacciata con monitor ad hoc, Ozo permetterà a operatori e registi di vedere in diretta quello che si sta registrando, con un plus decisivo anche per la realtà virtuale: la soluzione di Nokia consente di evitare le lunghe attese necessarie all’elaborazione delle immagini sfruttando il rendering dinamico di Ozo. Con un semplice visore per la Vr è possibile quindi guardare in real time quello che la telecamera sta registrando, immergendosi anche in un’esperienza sonora a 360 gradi.

Bryan Bishop, giornalista di The Verge, ha potuto testare Ozo sul campo: “Il passaggio dalle scene riprese dalle singole lenti è fluido e naturale. Non è perfetto, in quanto un intervento di post-produzione sarebbe necessario per un’esperienza migliore, ma come soluzione lavorativa ha sicuramente il potenziale per cambiare in modo radicale le modalità con cui le persone sfruttano la realtà virtuale”.

 

Nokia Ozo dispone di otto obiettivi per la registrazione in 2K

 

Per renderla accessibile a un pubblico più vasto, Nokia sta pensando sia di affittare la telecamera sia presumibilmente di creare versioni per la cosiddetta fascia prosumer. Che costino ovviamente molto meno di 60mila dollari. Inoltre, l’azienda finlandese starebbe attualmente conducendo trattative con grandi nomi del panorama editoriale mondiale, come per esempio National Geographic, per la realizzazione di documentari dall’alto impatto visivo e sensoriale.

Il mercato della realtà virtuale toccherà nel 2020 i 21,8 miliardi di dollari e Nokia vuole dire la sua, posizionandosi sicuramente in una nicchia, in quanto il grosso della torta sarà rappresentato dai visori, ma che si potrebbe rivelare profittevole. Al momento, questa strada è battuta anche da Gopro, che lo scorso maggio ha presentato un supporto per una videocamera sferica analoga a quella di Nokia, anche se molto meno sofisticata. “Il nostro team non vede l’ora di rimettersi in gioco”, ha commentato Ramzi Haidamus, presidente di Nokia Technologies, divisione che dalla cessione del business degli smartphone a Microsoft nel 2013 non ha praticamente più prodotto nulla. “È il primo dispositivo dai tempi dei cellulari e il nostro gruppo non vedeva l’ora di superarsi”.

 

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