28/05/2015 di Redazione

GoPro progetta una videocamera sferica per la realtà virtuale

L’amministratore delegato, Nick Woodman, ha annunciato il lancio entro la fine dell’anno di un sistema array che assembla sei videocamere in una struttura sferica. I contenuti 3D saranno fruibili da dispositivi come Oculus, ma anche su YouTube. A breve, i

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Realtà virtuale e droni: le due nuove facce di un business che a ha a che fare con il gioco e il divertimento, ma non solo. GoPro si lancia in entrambe le avventure annunciando un supporto per videocamera sferica, pensata per riprendere immagini con una visuale di 360 gradi, e il suo primo drone.  Il giovane ed esuberante amministratore delegato, Nick Woodman, ha spiegato in occasione della Code Conference di Re/Code che la prima delle due novità sarà presentata nella seconda parte di quest’anno: si tratterà di una sorta di “guscio” dalla forma sferica, che permette di combinare sei fotocamere GoPro Hero per ottenere una ripresa tridimensionale.

L’altro elemento in gioco è un software, deputato a far convergere le immagini filmate in contemporanea dalle sei videocamere e a creare un contenuto immersivo, in 3D e “navigabile”, che potrà essere fruito attraverso sistemi di realtà virtuale (come Oculus, HoloLens e Cardboard) ma anche via Web attraverso il nuovo servizio di video tridimensionali di YouTube. Gli ambiti di applicazione, come facilmente si nota e come Facebook sa bene, non sono limitati al gaming ma spaziano dall’advertising al mondo dei media (pensiamo agli eventi sportivi), dall’industria cinematografica e discografica al turismo.

Dal palco della Code Conference, Woodman ha risposto alle domande dei giornalisti definendo la propria come una società di intrattenimento, non troppo diversa dalla Disney. Una società “content-enabler”, cioè che rende possibile la creazione di nuovi tipi di contenuto e nuove forme di comunicazione. Una visione che ha finora portato molto successo a GoPro, nata nel 2002 con un’offerta di videocamere rugged (un’idea balzata nella mente di Woodman dopo un aver fatto surf) e oggi diventata un’azienda da oltre 7 miliardi di dollari di fatturato. Lo stesso Woodman lo scorso anno ha guadagnato la cifra record di 285 milioni di dollari.

 

Nick Woodman e l'array sferico con supporto, sul palco della Code Conference (Foto: Asa Mathat/Re/code)

 

E a proposito di soldi, la prima versione della “sfera di videocamere” non sarà probabilmente un oggetto economico. L’amministratore delegato non ha parlato di prezzi, ma considerando il costo di una singola GoPro Hero è probabile che non si scenda sotto i tremila dollari. D’altra parte quello in preparazione (montatura e software, con ancora parecchio lavoro da fare per mettere a punto quest’ultima) sarà un modello destinato agli addetti ai lavori e all’utenza “prosumer”, dunque al mondo dei media e della produzione di contenuti. Woodman non ha comunque escluso future varianti più economiche, che possano attrare un pubblico più vasto.

Per quanto riguarda, invece, il nuovo e primo drone di GoPro, i dettagli sono ancora più scarsi. Quel che si sa è che il velivolo sarà un quadrirotore in grado di fare riprese aeree con videocamere della stessa GoPro. Queste ultime, ha specificato Woodman, non smetteranno di essere compatibili con i droni di altri vendor.
 

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