27/06/2012 di Redazione

Gol di Apple a Samsung: no al Galaxy Tab negli Usa

Il giudice della Corte Distrettuale californiana ha deciso di bloccare in tutti gli States le vendite del tablet da 10.1 dell’azienda di Seoul, colpevole di ricalcare un po’ troppo fedelmente il design dell’iPad. La società coreana non è rimasta con le ma

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Concorrenza sleale tramite violazione di brevetto: con questa motivazione il giudice Lucy Koh della Corte Distrettuale della California del nord ha bacchettato Samsung imponendo lo stop alla commercializzazione del suo Galaxy Tab 10.1 negli Stati Uniti, e regalando una bella soddisfazione a Apple. La battaglia legale che da mesi vede contrapposta l’azienda di Cupertino ai sudcoreani (e che di recente ha riguardato anche lo smartphone Galaxy S III) ieri ha fatto un sostanziale passo in avanti, dando ragione agli americani sulle presunta “scopiazzatura” ai danni dell’iPad.

Rivali a confronto: a sinistra l'iPad, a destra il Galaxy Tab


Fino a nuovo ordine, il tablet non potrà essere venduto negli States dal momento che, nelle parole del giudice, “nonostante Samsung abbia il diritto di competere, non ha il diritto di farlo in maniera scorretta, inondando il mercato con prodotti che infrangono la legge”. E il design del device sudcoreano è sembrato davvero troppo simile a quello della tavoletta Apple per giustificare il nome Samsung su un prodotto nato da ispirazione altrui.

A nulla è valsa l’argomentazione dell’azienda di Seoul secondo cui la messa al bando del Galaxy Tab causerà problemi nei rapporti con gli operatori di servizi Internet partner: “Samsung certamente risentirà di mancate vendite – ha specificato Koh – ma sono di gran lunga più grandi le difficoltà sperimentate da Apple nel dover competere con prodotti che violano le regole”. Secondo il tribunale, infatti, esisterebbe “la prova che Samsung ha modificato il design del suo prodotto per farlo assomigliare a quello di Apple”.

Samsung ha replicato sostenendo che la decisione danneggerà i consumatori statunitensi, limitando qualitativamente l’offerta di prodotti ad alta tecnologia; secondo l’azienda, “se Apple continuera' a depositare denunce per aspetti cosi' generici, l'innovazione e il progresso nel settore potranno risultarne limitati”. Samsung ha dapprima annunciato di voler prendere “i provvedimenti legali necessari", depositando poi un atto di appello per far revocare la decisione.

Per il momento il Galaxy Tab non è stato ufficialmente bannato, trattandosi di un’ingiunzione preliminare. Il prossimo round è fissato al 30 luglio, quando le due parti tenteranno di trovare un accordo alla presenza dei rispettivi Ceo. Nel frattempo, Apple ha già firmato una clausola per cui si è impegnata a coprire un fido di 2,6 milioni di dollari per garantire a Samsung un eventuale risarcimento danni, nel caso l’ingiunzione dovesse venir ritirata.

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