25/02/2017 di Redazione

Google farà dire Allo anche ai computer

L’applicazione smart di messaggistica di Big G potrebbe essere lanciata anche in una versione web-based. Parola di Nick Fox, vicepresidente dei prodotti di comunicazione del gruppo. Le tempistiche, però, sono ancora del tutto sconosciute.

immagine.jpg

Un’applicazione nata per gli smartphone, ma portata anche in versione desktop. È quanto ha fatto Google con Allo, l’app intelligente di messaggistica svelata l’anno scorso. Tra le principali funzionalità del software si trova ad esempio la funzione Smart Reply, che suggerisce risposte ai messaggi ricevuti in base al contesto in modo divertente, utilizzando emoji, sticker e fotografie. È anche presente una modalità Incognito, in cui le chat sono protette da crittografia end-to-end, mostrano notifiche discrete e i messaggi hanno una scadenza temporale. Bene, chi già oggi utilizza questa applicazione su smartphone potrà farlo a breve anche su desktop, trovandosi così nel paniere un’alternativa in più a Facebook Messenger o Whatsapp, accessibili entrambe sia da cellulare sia da computer.

La notizia è stata annunciata con un tweet corredato da immagine, postato direttamente da Nick Fox, vp of communications products di Google. Su Twitter, il manager ha scritto che l’applicazione è ancora in una prima fase di sviluppo: è quindi difficile dire con precisione quando il prodotto verrà effettivamente lanciato.

Ma la versione desktop di Allo, che si avvarrà dello stesso sistema di intelligenza artificiale dell’app mobile (Google Assistant), consentirà probabilmente al colosso di Mountain View di ampliare la propria base utenti. Nei primi quattro giorni dallo sbarco del software su Play Store e App Store, avvenuto a settembre, Allo ha totalizzato circa cinque milioni di download.

 

Credits: Twitter, Nick Fox

 

Una prestazione discreta, che è andata poi frenando al punto che per arrivare ai primi dieci milioni di installazioni sono serviti tre mesi. Stando allo screenshot twittato da Fox, Allo per desktop non sarà da installare nei sistemi operativi ma sarà accessibile tramite browser. Per iscriversi all’app è sufficiente inserire il numero di telefono, ma una versione web-based lascia presupporre l’impiego di altri metodi di autenticazione, come l’account Google.

Un sistema quindi differente da quello prescelto da Whatsapp, che può essere utilizzato sia nella versione web-based sia in modo nativo su desktop, installando un software dedicato che in automatico si “appoggia” al cellulare in una sorta di mirroring.

 

ARTICOLI CORRELATI