26/09/2017 di Redazione

Google supera Bing come motore di ricerca preferito di Apple

Senza particolare clamore, la Mela ha scelto Big G come provider predefinito per tutti i risultati restituiti da Siri e da Spotlight, su iOs e macOs. La soluzione di Microsoft rimane di default esclusivamente per la ricerca immagini con l’assistente vocal

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I miliardi di dollari elargiti da Google ad Apple in questi anni stanno dando nuovi frutti. Ad agosto si era saputo che Big G paga profumatamente la Mela per essere il motore di ricerca predefinito di iOs e in queste ore Cupertino ha implementato un cambiamento non da poco, che prosegue in questa direzione. Di fatto Apple ha scaricato Bing, motore di ricerca di Microsoft, per tutti i risultati restituiti da Siri e da Spotlight sia su iOs sia su macOs. Una modifica nell’ottica della “coerenza”, come sottolineato dalla Mela, la quale ha aggiunto: “Abbiamo solidi rapporti con Google e con Microsoft e ci impegniamo per continuare a fornire la migliore esperienza utente possibile”. Da diversi anni il motore di default di Safari, browser di Apple, è quello di Big G. Anche se è ovviamente possibile modificare l’impostazione. Un cambiamento che non è però apportabile né in Siri né in Spotlight.

Al colosso di Redmond rimane invece la magra consolazione di essere rimasto il provider predefinito per la ricerca di immagini di Siri. “Non vediamo l’ora di continuare la nostra partnership (con Apple, ndr) in molti modi […] per fornire la migliore esperienza possibile ai clienti”, ha chiarito Microsoft in una nota. “Bing è cresciuto ogni anno sin dal suo lancio e ora è alla base di oltre un terzo dell’intero volume di ricerca negli Stati Uniti”.

Non solo. In uno scatto d’orgoglio l’azienda ha aggiunto che Bing continua a sostenere le ricerche di Yahoo (Verizon), Aol e Amazon, oltre a fornire le traduzioni per Twitter. Resta ancora da capire se la modifica apportata da Apple faccia parte del presunto accordo siglato con Google, oppure se la decisione sia stata presa esclusivamente per ragioni di coerenza e di continuità dell’esperienza utente attraverso tutto l’ecosistema della Mela.

 

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