09/08/2012 di Redazione

HP, trimestrale da profondo rosso. Colpa dei servizi

La casa di Palo Alto ha annunciato che nel terzo trimestre del 2012 registrerà una perdita di circa nove miliardi di dollari, da imputare ai costi legati all'acquisizione di EDS risalente al 2008.

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Nel terzo trimestre HP riporterà la perdita più pesante della sua storia: 9 miliardi di dollari di rosso. Lo ha comunicato ieri ufficialmente la stessa azienda azienda statunitense, specificando che in parte l'ammanco è dovuto all’acquisizione di Electronic Data Systems per 13,9 miliardi di dollari, avvenuta nel 2008 ma che ha avuto corso solo nel trimestre in oggetto. In dettaglio la perdita sarà di circa un dollaro per azione, rispetto alle aspettative degli analisti che avevano messo in cantiere una riduzione compresa fra 0,94 e 0,97 dollari per azione.

HP annuncerà perdite ingenti per il terzo trimestre

Alla luce di questa notizia l'azienda di Palo Alto sta già prendendo alcuni provvedimenti interni per una gestione finanziaria ad hoc relativa alla divisione servizi, che è quella interessata più di ogni altra dai problemi finanziari. Mike Nefkens, l'attuale vice presidente senior e general manager di HP Enterprise Services (ES) EMEA, è stato nominato responsabile per la crescita e l'innovazione delle applicazioni HP, l'elaborazione di business e i servizi di outsourcing. Nefkens riporterà direttamente al CEO Meg Whitman.

Giovanni Visentin, che in precedenza si occupava di HP ES, lascerà l'azienda. Jean-Jacques Charhon, senior vice president e chief financial officer di HP ES, diventa invece chief operating officer di HP ES e si concentrerà sull'aumento della customer satisfaction e dell'efficienza dei servizi.

A questo si aggiungono anche le spese della ristrutturazione annunciata dalla Whitman un paio di mesi fa e che comporterà per lo più prepensionamenti. HP aveva messo in conto spese per un miliardo di dollari, ma a causa della straordinaria adesione da parte dei dipendenti ha dovuto alzare lo stanziamento rinunciando a un utile prima delle imposte compreso fra 1,5 e 1,7 miliardi di dollari.


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