08/08/2019 di Redazione

Il nome Huawei dovrà scomparire dagli enti governativi Usa

Dal 13 agosto le agenzie governative statunitensi non potranno più acquistare tecnologie di rete, smartphone e videosorveglianza di Huawei e di Zte. La guerra politica e commerciale prosegue.

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La guerra commerciale, politica e di nervi tra Huawei e la Casa Bianca ha un nuovo capitolo, o meglio una nuova battaglia vinta per il momento dal governo di Donald Trump. Da Washington è arrivata la firma su una nuova legge che impedisce alle agenzie governative di acquistare apparati di rete, smartphone o sistemi di videosorveglianza prodotti dalla società di Shenzhen, nonché da Zte.  Il divieto, in vigore dal 13 agosto, si estende anche a Hikvision, società che sviluppa tecnologie di riconoscimento facciale.

 

La restrizione asseconda una delle richieste contenute nel defense bill approvato l’anno scorso, dunque non arriva a sorpresa. In questi mesi si è visto un Donald Trump impegnato a dare un colpo un cerchio e uno alla botte, facendosi paladino degli interessi nazionali contro una Cina desiderosa di spiare ma anche annunciando una via più moderata al G20 di Osaka.

 

 Per l’azienda di Shenzhen dopo l’ordine esecutivo dello scorso maggio e l’inserimento nella “lista nera” del Dipartimento del commercio, e dopo ripetute affermazioni di indipendenza da un qualsivoglia controllo governativo, si era aperto uno spiraglio grazie alle licenze temporanee che il Dipartimento stesso aveva scelto di concedere. Per tutelarsi dal danno finanziario e di immagine, a fine maggio Huawei si era spinta a far causa al governo Usa, definendo le limitazioni commerciali come incostituzionali.

 

Ora, in seguito al nuovo divieto, l’azienda ha annunciato che continuerà a muoversi sul piano giudiziario per abbattere una “barriera al commercio sulla base della nazione d’origine, che invoca azioni punitive senza che ci siano evidenze di alcuna malefatta”. Sicuramente possiamo attenderci ulteriori sviluppi e colpi di scena prima della fine dell’anno. Intanto Huawei prosegue nella messa a punto di HongMeng, il sistema operativo proprietario che, stando alle ultime indiscrezioni, potrebbe presto debuttare su uno smartphone destinato al mercato cinese.

 

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