15/06/2017 di Redazione

In otto mesi Big G ha venduto un milione di Pixel

Le statistiche provengono dal numero di installazioni del launcher compatibile solo con questi dispositivi. I numeri non sono quindi certi al cento per cento, ma rappresentano un’indicazione abbastanza affidabile dei volumi generati dagli smartphone di Go

immagine.jpg

Il Pixel Launcher si è fatto beffe della segretezza di Google sui dati di vendita dei propri smartphone. L’applicazione per gestire l’home dei telefoni, installata di default solamente sui dispositivi della famiglia Pixel presentata lo scorso ottobre, risulta infatti essere stata scaricata dal Play Store fra il milione e i cinque milioni di volte. Fino a poche ore fa, invece, la forbice indicata dal marketplace online di Big G era fra le 500mila e il milione di volte. Questo significa che presumibilmente il colosso di Mountain View è riuscito a vendere in otto mesi poco più di un milione di cellulari. La cifra, pur non essendo attendibile al cento per cento, rappresenta comunque una stima abbastanza precisa dei volumi mossi dai due esemplari di smartphone, i primi in assoluto a recare il marchio Google e ad essere stati progettati completamente in house.

Anche Appbrain, sito di monitoraggio indipendente del mercato delle applicazioni mobile, riporta come il launcher sia stato installato oltre un milione di volte (al 14 giugno). Il primo dicembre 2016, unico altro dato a disposizione, l’indicatore era fermo a “500mila+”. I numeri diffusi nelle ultime ore hanno alimentato in Rete il dibattito sull’effettivo successo di questi dispositivi, proposti da Big G per sfidare l’iPhone di Apple.

Al momento, ovviamente, non sussiste alcun rischio per la Mela, che vende dai 40 ai 50 milioni di cellulari per ogni trimestre. Considerando l’abisso, sono in molti ad aver schernito pesantemente Big G e i suoi sogni di gloria. In effetti, con dati di questa portata non si va da nessuna parte, considerando che il mercato degli smartphone è uno dei più affollati e difficili di tutto il panorama tecnologico.

Ma, se si vuole fare un parallelo con Apple, è anche giusto ricordare che il colosso di Cupertino nel primo semestre di vita dell’iPhone (era il 2007), riuscì a vendere soltanto 1,39 milioni di device. E anche allora lo scenario, pur essendo completamente diverso da quello di oggi, era battuto da nomi di peso come Blackberry, Nokia, Palm e Microsoft con Windows Mobile.

 

L'applicazione Pixel Launcher, con la G di Google in alto a sinistra del display

 

Allora, se è vero che in molti intuirono subito l’incredibile potenziale dell’iPhone, furono altrettanti quelli che giudicarono il cellulare della Mela troppo caro e mancante sotto diversi punti di vista: niente tastiera fisica né supporto al 3G, così come non erano presenti gli Mms o la possibilità di fare copia e incolla. Detto ciò, è evidente come Google debba fare ancora tanta strada per impensierire la Mela.

 

ARTICOLI CORRELATI