Amazon sembra essersi innamorata della Francia, suo principale mercato europeo dopo Regno Unito e Germania. Oltralpe il colosso di Seattle creerà entro la fine di quest'anno duemila nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, che andranno ad aggiungersi alle circa 1.500 posizioni aperte nel 2017 e che porteranno a 7.500 il numero totale delle teste. “Il contesto economico francese ci rassicura e ci incoraggia a investire”, ha dichiarato Frederic Duval, country manager della multinazionale in Francia, come riportato da Bloomberg. “Abbiamo più clienti, quindi più business, e questo significa aumentare le assunzioni”. Le assunzioni riguarderanno soprattutto i servizi di consegna, funzionali quindi all'e-commerce.
La notizia è del tutto coerente con l'ormai consolidata presenza (dal 2016) dei servizi di consegna rapida di Prime Now a Parigi e con la pianificata (entro quest'anno) apertura di un nuovo centro logistico, il sesto francese. C'è però chi, come Reuters, sfodera l'ipotesi ulteriore di mire espansionistiche di Amazon nel campo della grande distribuzione. E l'agenzia stampa fa il nome Carrefour, principale operatore della Gdo transalpina e tra i principali in Europa. Si tratta comunque di pure speculazioni, poggiate sul precedente acquisto di Amazon della catena di supermercati biologici Whole Foods negli Usa.
Sia come sia, l'impegno francese della società di Jeff Bezos bilancia in qualche modo gli annunciati tagli di “centinaia” di posti di lavoro nel quartiere generale di Seattle, dove comunque il conteggio dei collaboratori arriva a 40mila. Un semplice problema di sovrannumero, ha detto l'azienda, che non arresta l'onda crescente di un business esteso dal commercio elettronico al cloud computing, dai servizi digitali in streaming allo sviluppo di hardware e software (i dispositivi Kindle ed Echo e l'intelligenza artificiale di Alexa).
L'Italia non deve sentirsi trascurata, perché nel nostro Paese Amazon ha promesso la creazione di 1.600 posti di lavoro in tre anni. Quattrocento riguarderanno il nuovo sito logistico da 34mila metri quadri di Casirate, Bergamo, mentre gli altri 1.200 faranno capo al centro di distribuzione di Torrazza Piemonte, posto a 25 chilometri da Torino. Per entrambi, l'inaugurazione è prevista nell'autunno di quest'anno.