30/09/2011 di Redazione

Kindle Fire: cantonata o vera ricetta anti iPad?

Il nuovo tablet Android di Amazon è molto interessante: lo dimostrano le opinioni degli analisti che si sono affrettati a valutare la portata del possibile successo di questo prodotto. Secondo Idc rivoluzionerà il settore, per JP Morgan non interesserà a

immagine.jpg

L'annuncio del Kindle Fire di Amazon a 199 dollari ha creato un'onda d'urto notevole che ha scosso il settore, come del resto ci si aspettava. In molti, infatti, si sono interrogati sul futuro della leadership dell'iPad.

La società di analisi JP Morgan ha già vaticinato che il Kindle Fire ha fatto tanto rumore per nulla, nel senso che potrà diventare al massimo il secondo tablet più venduto al mondo, ma non ha le carte in regola per scalzare l'iPad dalla posizione dominante.

Jeff Bezos, Ceo di Amazon, presenta il Kindle Fire

Non è d'accordo IDC, che ha pubblicato un'analisi approfondita in cui spiega perché il Fire rivoluzionerà radicalmente il settore dei tablet multimediali. Non mancano poi gli analisti che hanno già fatto i conti in tasca ad Amazon, calcolando che perderà 50 dollari per ciascun Kindle Fire venduto, contro i 150 dollari intascati da Apple per ogni iPad venduto.

Insomma, i pareri sono contrastanti, intanto il CEO di Amazon Jeff Bezos ha dato una lezione a tutti i produttori che stanno cercando di inserirsi infruttuosamente nel settore tablet, spiegando in una intervista a TechCrunch che "la maggior parte di coloro che hanno fallito nel tentativo di inserirsi nel settore dei tablet si sono focalizzati solo sull'hardware", con l'approccio tipico dei produttori di PC. "Il Kindle Fire, invece, avrà successo perché non è un progetto isolato, ma definito dal software Android e dall'ecosistema integrato di Google e di Amazon, che definiscono la sua utilità come tablet".

Non ha torto Jeff Bezos quando afferma che "nell'era moderna i dispositivi dell'elettronica di consumo hanno scarse probabilità di successo se sono finalizzati solo a sé stessi, perché oggi sono il software sul dispositivo e il software cloud a definire quel servizio senza soluzione di continuità che è indispensabile. Apple finora è stato l'unico produttore che ha avuto successo nel settore tablet perché ha completamente integrato i servizi, che sono diventati di fatto l'espansione di iOS". 

Al contrario, "aziende come HTC e Samsung hanno riempito il vuoto di funzionalità con servizi come Watch e Media Hub, ma sono incoerenti sia per il modo in cui sono distribuiti sia perché non coprono la stessa gamma di contenuti dell'iPad". La semplicità della spiegazione di Bezos è sconcertante, perché in un paio di frasi è riuscito a spiegare in dettaglio perché Acer, Toshiba e la maggior parte dei produttori che provengono dal mondo PC non sono stati capaci di realizzare tablet di successo, e allo stesso tempo perché Samsung (per fare un esempio) con il suo Galaxy Tab ha più successo di altri ma non riesce nemmeno ad avvicinare l'iPad.

Amazon Kindle Fire

IDC e JP Morgan, due visioni contrastanti

Il Kindle Fire è quindi destinato ad essere il concorrente diretto dell'iPad? Secondo IDC sì, perché ha le carte in regola per "ridisegnare radicalmente il mercato dei tablet multimediali". IDC ha pubblicato un'analisi in cui spiega che "abbiamo sempre sostenuto che i tablet sono prodotti che si affiancano al PC e non lo sostituiscono.

Il Fire a un prezzo inferiore ai 200 dollari è il prodotto che aspettavano i consumatori con un budget di spesa ridotto e che finora non hanno potuto permettersi di comprare un tablet oltre al PC o di cercare di usare il tablet al posto del computer.

A quel prezzo il tablet può davvero essere un'opzione da prendere in considerazione senza un impatto economico importante. Oltre tutto, il Fire è abbastanza potente da supportare la fruizione di contenuti multimediali, la scrittura di brevi messaggi di posta e la navigazione in Internet".

Non è della stessa opinione JP Morgan, agenzia di analisi di mercato statunitense che da sempre ha un occhio di riguardo per Apple. Mark Moskowitz, l'ormai noto analista che si occupa direttamente dell'azienda di Cupertino, ha vaticinato che la notizia secondo al quale Amazon diventerà in un battibaleno il secondo produttore mondiale di tablet è semplicemente "rumore". 

Moskowitz (che ha appena previsto vendite per 13 milioni di iPad nel quarto trimestre del 2011) sostiene che il Kindle non sia un importante concorrente dell'iPad, perché a parte il prezzo allettante gli utenti non troveranno in questo prodotto le caratteristiche che si aspettano da un tablet, e che il prodotto di Amazon non sarà in grado di soddisfare. 

Il problema, secondo l'analista, è che il Kindle Fire è un prodotto ibrido e non un tablet vero e proprio. I suoi punti forti secondi JP Morgan sono il prezzo, i contenuti di Amazon Prime e l'interfaccia utente proprietaria di Amazon, ma non sono sufficienti per cambiare l'assetto del settore tablet perché il prezzo così basso non ha permesso di inserire quello che serve agli utenti per avere un'esperienza soddisfacente

Fra le carenze ovviamente si punta il dito sulla mancanza della fotocamera, del microfono e del GPS, oltre che della connessione 3G e di un'area di visualizzazione di 10 pollici. A farsi abbindolare da questo prodotto, secondo Moskowitz, potranno essere solo gli utenti alle prime armi che non hanno mai usato o avuto un tablet.

Il prezzo del successo

Quando Amazon ha annunciato che avrebbe messo in vendita un tablet aveva anche precisato che sarebbe stata disposta a vendere in perdita pur di conquistare velocemente quote di mercato. L'obiettivo di Jeff Bezos è di arrivare a vendere 4 milioni di Kindle Fire entro fine anno: una missione quasi impossibile, considerato che il prodotto sarà in vendita a partire dal 21 novembre.

La ricetta di Bezos per il successo è presto detta: 199 dollari. L'analista di Piper Jaffray Gene Munster, celebre per le sue stime sui prodotti Apple, si è messo a fare i conti in tasca ad Amazon e, calcolatrice alla mano, ha tirato le somme della produttività di un iPad da 500 dollari contro il Kindle Fire da 200 dollari. Il risultato secondo Munster è che l'iPad 2 dovrebbe portare ad Apple un profitto del 30 per cento rispetto al prezzo consigliato (corrispondente a 150 dollari), mentre Amazon perderebbe 50 dollari per ciascun Kindle Fire venduto

Munster non ha spiegato in dettaglio i dati che ha usato per i calcoli, quindi è difficile stabilire se la sua stima sia attendibile o meno. Quel che è sicuro è che il giorno dopo l'annuncio il Fire è già il prodotto Amazon più venduto.


ARTICOLI CORRELATI