26/10/2016 di Redazione

Kingston lancia il primo drive Usb con tecnologia Ironkey

Il D300 è un dongle con crittografia in hardware e certificazione Fips di livello 3, conforme alla normativa europea sulla tutela dei dati anche in mobilità. Nella versione Managed la memoria è gestibile da remoto tramite console (anche in cloud), per rei

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A distanza di otto mesi dal deal arrivano sul mercato i primi prodotti nati dal lavoro congiunto di Kingston e Ironkey. Il colosso dell’archiviazione aveva infatti rilevato lo scorso febbraio gli asset e le tecnologie hardware Usb legati alle soluzioni di storage crittografate, assorbendo anche il marchio Ironkey. Da qui la scelta di Kingston di presentare con il proprio nome i modelli entry-level della famiglia Data Traveler, adottando invece per la fascia alta del mercato il brand dell’azienda appena acquisita. Il primo drive a essere lanciato è il D300, presentato nella versione Standard ma anche in quella Managed, che permette alle grandi imprese di gestire le policy di accesso a migliaia di memorie flash con una console software, installabile anche in cloud, fornita da Datalocker (a cui Ironkey aveva ceduto la propria piattaforma Enterprise management services, Ems).

Grazie alla crittografia in hardware Aes a 256-bit integrata in modalità Xts e alla certificazione Fips (Federal Information Processing Standards) di livello 3, standard statunitense nei settori dell'informatica e della sicurezza, i nuovi drive del vendor sono conformi anche alla normativa europea Gdpr (General Data Protection Regulation), che prevede la protezione delle informazioni anche in mobilità.

Le soluzioni sono protette da un involucro in zinco e da un sigillo antimanomissione in materiale epossidico che ne permette il controllo dell’integrità fisica. Sono inoltre impermeabili fino a 1,2 metri di profondità.

I drive utilizzano un firmware con firma digitale per l’immunità contro attacchi BadUsb e sfruttano un sistema di protezione basato su una password complessa, impostabile tramite console Ems, che garantisce la protezione essenziale per prevenire i tentativi di accesso non autorizzati. Le operazioni di crittografia e di rimozione dei dongle vengono eseguite nel drive e l’unità si blocca e viene resa completamente inutilizzabile dopo una serie tentativi di accesso falliti, con valori impostabili centralmente.

“Purtroppo le aziende sottovalutano i pericoli legati alle Usb”, ci spiega durante Smau Stefania Prando, business development manager della società. “Le imprese troppo spesso non sentono l’esigenza di adottare drive con funzionalità di crittografia. Kingston le propone da una decina d’anni, ma l’accordo con Ironkey ci ha permesso di sviluppare una nuova generazione di soluzioni di fascia alta, con possibilità di gestione anche da remoto”. Le D300 in versione Managed possono infatti essere bloccate a distanza, come avviene per le carte di credito, non appena il computer collegato al dongle accede al Web.

 

Stefania Prando, business development manager di Kingston

 

“Le unità sono state realizzate in tutte le configurazioni possibili per soddisfare le esigenze di realtà di qualsiasi dimensione, partendo dagli studi professionali per arrivare all’enterprise”, aggiunge Prando. “Le grandi aziende possono fare affidamento sulla versione Managed per l’adesione alle policy di accesso, impostare il livello di complessità delle password, ripristinarle e così via. È presente anche una soluzione con antivirus integrato”.

I nuovi D300 sono compatibili con Usb 3.0 e sono disponibili nelle capacità da 4 GB, 8 GB, 16 GB, 32 GB, 64 GB e 128 GB. Le velocità massime di lettura e scrittura toccano rispettivamente i 250 e gli 85 MB/s. Sia la versione Standard sia quella Managed sono coperte da una garanzia di cinque anni. Per la vendita, il vendor si è affidato a Dotforce, che si occupa anche della distribuzione dell’applicazione di Datalocker.


Nuovi Ssd in ambito data center

In occasione di Smau, Kingston ha rilanciato anche le unità a stato solido della serie Dc400 per i data center. Modelli di Ssd entry-level adatti alle aziende che intendono sostituire, magari per la prima volta, i dischi rigidi presenti nei propri server. Il drive si presta per utilizzi ad alta intensità di lettura (avvii, server Web, banche dati), grazie a velocità massime sequenziali di 555 MB/s e casuali di 99mila Iops.

La Dram integrata per l’accelerazione della cache porta le operazioni di input e output a livelli maggiori e i valori standard configurabili dall’utente, come per esempio l’over-provisioning, migliorano le prestazioni random e la resistenza ai carichi. Il firmware di livello enterprise contribuisce a ridurre la latenza, per un accesso ai dati ancora più rapido in caso di workload in stato stazionario.

 

 

 

Infine, il Dc400 è dotato di altre tecnologie di classe enterprise come Etep (End-To-End data path Protection) e di un circuito di rilevamento delle interruzioni dell’alimentazione (Pfail) su base firmware. I drive, tutti da 2,5 pollici e con interfaccia Sata III 6 Gb/S, sono disponibili nelle taglie da 400, 480, 800 e 960 GB, oltre che da 1,6 e 1,8 TB.

 

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